Piazza Università: rapina un minorenne, arrestato un uomo - Live Sicilia

Piazza Università: rapina un minorenne, arrestato un uomo

Gli agenti si sono messi subito alla ricerca del malvivente. Lo hanno trovato a San Berillo vecchio.
POLIZIA DI STATO
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CATANIA – Nella notte dello scorso 2 luglio, a seguito di segnalazione giunta presso la Sala Operativa della Questura, personale delle Volanti veniva inviato in via Vittorio Emanuele, dove ad attendere gli agenti era un minorenne il quale riferiva di essere stato rapinato poco prima del proprio telefono cellulare in piazza Università.

Dalla vittima, i poliziotti apprendevano che, mentre era seduto su una panchina, veniva avvicinato da un uomo armato di coltello, dalla quale penzolava un laccio rosso, che gli aveva intimato di consegnarli subito il telefono cellulare. Una volta ottenuto il maltolto, l’uomo si era allontanato a piedi in via Etnea in direzione di piazza Duomo.

Il ragazzino, nella speranza di poter recuperare il proprio telefono aveva iniziato a seguire a distanza l’uomo il quale, accortosi dopo un po’ della sua presenza, gli si era avvicinato minacciando di ucciderlo. A quel punto, il ragazzino aveva avvisato le forze dell’ordine, fornendo anche una descrizione del malvivente.

Il personale della Volante si metteva alla ricerca del reo nelle zone del centro, fino a quando individuava un giovane accovacciato su un marciapiede, in zona San Berillo Vecchio, perfettamente corrispondente alle descrizioni fornite. L’uomo, una volta avvicinato dagli agenti, ammetteva subito le proprie responsabilità in ordine alla rapina del cellulare, di cui si era già disfatto, e veniva subito sottoposto a perquisizione personale all’esito della quale veniva rinvenuto un coltello a serramanico con all’estremità un filo di lana rossa, un particolare già citato ai poliziotti dalla giovane vittima.

Il malvivente, che annoverava diversi precedenti di polizia, veniva quindi arrestato per il reato di rapina pluriaggravata e accompagnato in Questura per gli adempimenti di rito. Dei fatti veniva data notizia al P.M. di turno che disponeva di associare l’arrestato in carcere, in attesa del giudizio di convalida.

L’arresto è stato convalidato nei giorni successivi dal G.I.P., e per l’arrestato è stato disposta la permanenza in carcere.

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