Anziana picchiata e sequestrata| Arrestati quattro rapinatori

di

14 Novembre 2014, 15:11

2 min di lettura

PALERMO – Avrebbero ideato e messo a punto un piano studiato fino ad ogni dettaglio, prendendo di mira un’anziana che ha vissuto un vero e proprio incubo nel posto in cui avrebbe dovuto sentirsi al sicuro: la sua casa. L’escalation di assalti negli appartamenti dei pensionati include l’ennesimo episodio ai danni di una donna immobilizzata e sequestrata per due ore da un commando armato.

I componenti della banda oggi sono finiti tutti in manette, dopo lunghe e serrate indagini condotte dalla squadra mobile che ha individuato Salvatore Di Pasquale, 36 anni;  Piero Oriti Misterio, 33 anni; Pietro Aiello, 22 anni e Michele Varia, 27, tutti palermitani. I quattro avrebbero agito con violenza, mettendo ko le proprie vittime picchiandole. In questo modo gli anziani che finivano nel loro mirino, impotenti, non avrebbero mai avuto alcun modo di reagire, né di chiedere aiuto. Proprio come è successo ad una ottantenne di Misilmeri. La sua casa fu presa d’assalto di notte, lei si trovava da sola. Fu bloccata, minacciata, legata con alcune fascette al letto. E i malviventi riuscirono ad individuare la sua cassaforte, letteralmente sradicata dal muro con martello e scalpelli.

Articoli Correlati

Il bottino fu però magro: nessun tesoretto nell’abitazione dell’anziana, che a parte qualche piccolo gioiello in casa, conservava soltanto poco più di ottanta euro e un cellulare, anche questo portato via. La vittima fu lasciata legata e sotto choc, fino all’arrivo della polizia e degli uomini della Scientifica che effettuarono i rilievi. In questi mesi gli investigatori si sono messi sulle tracce dei quattro che avrebbero ultimamente messo a segno altri colpi violenti: la banda si sarebbe sempre organizzata per rubare all’interno di appartamenti quando i proprietari non c’erano, ma come dimostra la rapina all’anziana, la sua presenza non li aveva fermati.

Prima e dopo ogni colpo, i complici utilizzavano sempre utenze diverse e parlavano in codice: la rapina diventava così la “partita di calcetto”, il luogo in cui nascondere la refurtiva era lo “spogliatoio”. A ricoprire i ruoli di vertice della banda, Di Pasquale ed Oriti, entrambi pregiudicati. Il primo ideava i piani e reclutava eventuali altri complici, il secondo – sottoposto ai domiciliari nello stesso periodo della rapina all’anziana di Misilmeri  – sarebbe stato il basista. Secndo gli inquirenti i colpi a segno sarebbero numerosi, le indagini sono ancora in corso.

Pubblicato il

14 Novembre 2014, 15:11

Condividi sui social