18 Maggio 2012, 09:58
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Dal giro di stupefacenti ai motivi passionali. I carabinieri della compagnia di Carini che indagano sull’agguato ai danni di Giuseppe Toia, 39 anni, stanno spianando la strada a diverse ipotesi per far luce sulla vicenda. Toia – rimasto gravemente ferito da alcuni colpi di pistola – è nato a Partinico, ma è residente e lavora ad Isola delle Femmine: è il responsabile commerciale della nota e grande concessionaria “Isolauto” di viale delle Industrie. Attività commerciale la cui gestione sarebbe da sempre anche nelle mani della sorella dell’uomo. Prima di perdere i sensi, come ha raccontato oggi pomeriggio agli investigatori, Toia avrebbe notato solo la sagoma di un uomo. “Ho avuto talmente paura da concentrare la mia attenzione soltanto sulla pistola”.
I carabinieri tendono ad escludere la pista del racket, così come sarebbe da scartare il collegamento ad un clan mafioso. Il 39enne è finito nel mirino mentre si trovava nel parcheggio dove aveva lasciato la sua auto. Al momento degli spari, infatti, Toia stava per andare a riprendere il mezzo per tornare presumibilmente a casa. “I colpi di pistola – come spiegano dall’ospedale Cervello, dove è stato ricoverato – l’hanno raggiunto al fianco sinistro. Sono stati toccati organi vitali – aggiungono – quindi l’intervento chirurgico è stato reso necessario dalle profonde ferite interne”.
L’uomo, stanotte, è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale, ma l’operazione è riuscita a scampare il pericolo di morte. Oggi le sue condizioni sono lievemente migliorate ed è così stato disposto il trasferimento dal reparto di Rianimazione a quello di Chirurgia, dove in mattinata si sono recati i parenti e due dipendenti della concessionaria. A regnare sono stati il silenzio e la preoccupazione: nessuno si spiega ancora quegli spari, ma qualcosa potrà emergere dagli interrogatori di questo pomeriggio. I carabinieri stanno infatti ascoltando la famiglia di Toia e alcuni conoscenti.
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18 Maggio 2012, 09:58