03 Luglio 2014, 13:40
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CATANIA – E’ già passato un mese dalla prima giornata di sperimentazione. Domenica torna infatti il Lungomare liberato, la chiusura al traffico dei viali Artale d’Alagona e Ruggero Di Lauria per l’intera giornata e, con l’iniziativa lanciata dai cittadini e adottata dall’amministrazione comunale, tornano pure le polemiche. Quelle dei commercianti, in particolare, che hanno manifestato, sin dall’inizio e in più di un’occasione, il proprio dissenso nei confronti, non tanto, o meglio, non solo dell’iniziativa, ma dell’assenza di concertazione dell’amministrazione guidata da Enzo Bianco.
“L’amministrazione comunale conferma la chiusura totale del Lungomare di Catania, tratto Europa/ Ognina – scrivono i rappresentanti Fipe in una nota – e ancora ad oggi la nostra associazione sindacale degli operatori nel settore pubblici esercizi, in piena sintonia con la Confcommercio, con l’associazione tabaccai, con l’accordo dei due alberghi che ricadono nell’aria di pertinenza, con le strutture balneari e gli altri piccoli operatori che rimangono aperti la domenica, non ha avuto nessuna risposta dal sindaco Bianco, perché sicuramente impegnato a dimostrare che la sua idea è vincente”.
Le parole di Dario Pistorio, presidente provinciale della federazione dei commercianti, suonano come delle accuse vere e proprie, che si sommano a quelle lanciate il giorno dopo la prima giornata di chiusura, il 2 giugno scorso quando, numeri alla mano, aveva mostrato le perdite degli esercizi commerciali che insistono sulla zona. “Il sindaco continua a evitare l’incontro con i rappresentanti dei pubblici esercizi – incalza Pistorio. Non possiamo consentire che vengano prese decisioni sulla pelle degli imprenditori, non possiamo permettere che certe scelte siano a favore solo di una parte degli abitanti e creino invece nocumento al settore produttivo, siamo imprenditori ma prima di tutto siamo cittadini anche noi. Il sindaco non può fare scelte solo per avere visibilità mediatica”.
Ecco che Pistorio affonda il colpo, ricordando come delle controproposte avanzate dalla Fipe – tra queste, quella di interdire il passaggio alle auto e alle moto solo nel pomeriggio, per creare meno disagi agli operatori, ma anche a quei fruitori delle strutture turistiche/ balneari private e pubbliche. “Immaginate una mamma – continua Pistorio – con due bambini piccoli, la borsa frigo per le bibite, zainetti, secchiello e palette, percorrere tratti di strada sotto il sole per raggiungere i solarium o i lidi balneari. E i titolari delle aziende di somministrazione che aspettano la domenica per poter pareggiare le perdite dei giorni precedenti – prosegue – che rafforzano il personale proprio in quel giorno. Ho grossi dubbi sulla tenuta della viabilità alternativa predisposta dal Comune. Insomma, non è la chiusura di una strada che ne cambia l’immagine. Chiediamo ancora una volta al sindaco – conclude – di ascoltare le istanze dei commercianti ed evitare questo inutile braccio di ferro”.
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03 Luglio 2014, 13:40