26 Giugno 2013, 19:11
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CATANIA – Il teatro Stabile avrà presto un nuovo Consiglio d’Amministrazione e la Cgil è pronta con le proposte affinchè si avvii una stagione fondata sulla cultura e non sugli interessi economici. Giovanni Pistorio della Slc Cgil scrive una nota dove punto per punto elenca i successi dell’ente teatrale e dall’altra alza i riflettori sugli errori da non ripetere. “Ancora una volta le produzioni del Teatro Stabile di Catania e le coproduzioni alle quali partecipa,- scrive – continuano a riscuotere in tutto il territorio nazionale un ampio successo tra i critici e gli addetti ai lavori. Diversi sono infatti gli “Oscar del palcoscenico” per i quali il teatro catanese è in corsa. Ciò testimonia che, nonostante le vessazioni ed i tagli a cui il teatro è stato sottoposto dalla Regione Sicilia nel corso degli ultimi due anni, (- 34% nel 2012 e -20,5% nel 2013) non sia venuta mai meno la vitalità e la forza creativa di scenografi, tecnici, interpreti e regia; né ha fatto difetto l’entusiasmo e la speranza che stanno alla base di tutto.
E’ un dato di fatto – aggiunge Pistorio – che simili riconoscimenti vengano assegnati al Teatro Stabile, anche e soprattutto perché chi vive il teatro sul palcoscenico e negli importantissimi spazi dietro al palcoscenico, continua ad essere l’autentico depositario di antiche tradizioni e sfumature che risalgono all’antica cultura greca. Tuttavia, così come potrebbe essere messa in liquidazione l’Orchestra Sinfonica della Grecia dei giorni nostri (ma da quelle parti, nonostante una crisi più radicale, si è registrata una levata generale di scudi), anche il nostro teatro di prosa rischia la chiusura, Ma in questo caso la causa va ricercata nel processo di depotenziamento della Cultura.
Una politica meno interessata – è l’appello del sindacalista – alla gestione del potere ed alla occupazione degli spazi, vedi grandi eventi, e delle poltrone e realmente attenta alle reali esigenze dei cittadini-spettatori, dovrebbe tenere conto di tutto ciò; viceversa, si condannerebbe complessivamente la cultura catanese al declino ed alla scomparsa. Al Teatro Stabile di Catania, la cui qualità si afferma su tutti i palcoscenici nazionali, servono le risorse finanziarie necessarie al proprio funzionamento e quindi, in assenza di progetti di rifinanziamento alternativi, vanno riassegnate le risorse strappate via. Al Teatro Stabile di Catania , così come in tutti gli altri Enti le cui cariche sono scadute, serve che si venga designato il nuovo consiglio di amministrazione e che gli incarichi vengano assegnati a chi ha veramente a cuore la sorte della Cultura e del teatro di prosa e che perciò non si facciano operazioni di calcolo e di riciclo. E’ questo il nostro augurio – conclude il segretario della Slc Cgil – per la nuova brillante stagione”.
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26 Giugno 2013, 19:11