Palermo, priorità ai vigili urbani - Live Sicilia

Più decoro e vigili urbani, Lagalla dia priorità ai ‘caschi bianchi’

Il tema dal quale partire
SEMAFORO RUSSO
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2 min di lettura

“Priorità per il nuovo sindaco? Potenziamento dei vigili urbani”. Con questo articolo pubblicato su Livesicilia il 10 aprile scorso abbiamo voluto sommessamente dare un consiglio, mentre mancavano due mesi alle elezioni amministrative del 12 giugno, al nuovo sindaco di Palermo. Riteniamo opportuno, adesso che conosciamo il successore di Leoluca Orlando, Roberto Lagalla, tornare sull’argomento.

Lo facciamo in un tempo nel quale tutti si affrettano a elencare le tante emergenze panormite, dallo scempio delle bare insepolte al reperimento di risorse finanziarie onde evitare aumenti di tasse e tributi vari. Lo facciamo in un tempo in cui purtroppo – forse è ancora presto sebbene avremmo voluto dal neo sindaco un immediato segnale di autorevolezza rispetto ai partiti e di consapevolezza dell’urgenza di rimettere in moto la macchina comunale – attendiamo tuttora gli assessori e la mappa completa delle postazioni che contano nel governo cittadino.

Perché tra mille priorità possibili, qualificandola sostanzialmente come una pre-priorità, ci ostiniamo a segnalare il potenziamento del Corpo della Polizia Municipale carente di personale? Il motivo è di una semplicità quasi banale: a Palermo occorre innanzitutto una rivoluzione culturale nei comportamenti individuali e collettivi, solo in parte già avviata, e le rivoluzioni culturali devono partire dal basso; quindi, o aiuti i palermitani a rivedere radicalmente i propri comportamenti spesso illegali, egoistici e maleducati attraverso una visibile, quotidiana, capillare attività di controllo e sanzionatoria oppure qualunque amministrazione rischia il dissolvimento delle migliori intenzioni. Avremo sempre e comunque una metropoli caotica, fuori dalle regole, sporca, inquinata e disumana.

La città, basta girarla camminando a piedi, è totalmente allo sbando, l’inciviltà, la violazione di leggi e regolamenti (codice della strada, ambiente, movida, attività produttive, etc.) non è un’eccezione, l’indifferenza verso i bisogni delle categorie più fragili (disabili e anziani) o con particolari esigenze (mamme, papà e nonni con bambini) è ormai divenuta intollerabile, la cura e il decoro dei beni pubblici una vana speranza. Chi è abituato a comportamenti civili, per fortuna numerosi, non ha certo bisogno del vigile urbano a ogni angolo di strada, sarebbe del resto impraticabile; diverso il ragionamento da applicare ai troppi che se fregano allegramente dei doveri di un cittadino modello tranne che qualcuno in divisa non glieli ricordi insieme, ove ne ricorrano i presupposti di fatto e di diritto, a un costoso verbale di contestazione.

“Caschi bianchi”, invece, se ne vedono pochi e questo è un bel guaio sul piano della qualità della vita. Ecco, allora, il nostro auspicio, l’ampliamento delle risorse umane e materiali del Corpo, per noi uno dei maggiori ma improcrastinabili impegni del prof. Lagalla. I soldi si possono trovare con i fondi europei e statali concepiti proprio allo scopo di potenziare le polizie locali. Se serve porre il tema di nuove assunzioni (il discorso vale per l’intero organico comunale ormai al lumicino) sul tavolo nazionale già predisposto per il piano di riequilibrio dei conti lo si faccia. Il resto, sennò, è destinato a rimanere puro velleitarismo. 

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