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Più donne nella giunta regionale| L’Ars vota all’unanimità la legge

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10 Giugno 2020, 19:32

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PALERMO- “Sarebbero serviti 36 voti, ossia la maggioranza assoluta, perché il disegno di legge fosse approvato ma, con mia enorme soddisfazione, il voto d’aula è stato unanime, andando ben oltre e facendo passare la norma statutaria. Una dimostrazione di quanto la Commissione Statuto che mi onoro di presiedere possa e debba essere uno strumento istituzionale super partes nel quale tutti, indistintamente, ci riconosciamo e che rafforziamo nella nostra qualità di siciliani, senza opposizioni ex ante”. Così Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, dopo il voto favorevole al ddl proposto dalla Commissione Speciale. La norma votata oggi introduce tra l’altro le quote di genere all’interno del governo regionale, che quindi dovrà avere almeno un terzo degli assessori di uno dei due generi. Più donne in giunta quindi.

“Fino ad ora non si era mai proceduto, eccetto che per qualche intervento legislativo in materia di partecipazione diretta, ad approvare la disciplina in ordine alla costituzione del governo e alla complessiva regolamentazione dei rapporti tra il Governo e il Parlamento”, prosegue Amata. “Una modifica per cui non si poteva più attendere. Dopo oltre vent’anni abbiamo messo un punto e regolato sia la costituzione del Governo che, dalla prossima legislatura, dovrà contare al proprio interno la presenza di 1/3 della rappresentanza femminile, e dei rapporti tra questo e l’Assemblea”.

Il disegno di legge era stato esitato in commissione un anno fa e adesso ha avuto il via libera dell’Aula. Era stato fatto proprio dalla commissione che era partita da due ddl dei deputati Savona e Zafarana. “Un articolo che ritengo di particolare rilevanza – aggiunge Amata – riguarda il nuovo iter dei decreti che il Governo presenterá alla Commissione paritetica, i quali prima dovranno sempre passare dall’aula, dando forza e massima spinta a provvedimenti che saranno condivisi con l’intero Parlamento siciliano. Mi preme rivolgere un ringraziamento ai miei colleghi, tutti, indistintamente, per la capacità che hanno avuto di operare una scelta di buonsenso, trasversale e scevra da contrapposizioni partitiche; auspicando che questo sia un trend che l’Assemblea assumerà in futuro su tutti i provvedimenti d’interesse del territorio e dei cittadini”.

Soddisfatto anche il Pd. “La legge di attuazione dello Statuto approvata oggi dall’Assemblea Regionale Siciliana ha previsto che ogni genere sia rappresentato in giunta regionale in misura non inferiore a un terzo dei componenti. Certamente un passo avanti verso la parità di genere da noi proposta e non accolta dalla maggioranza che proporremo anche per le giunte comunali”. Così il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo.

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Per la deputata Marianna Caronia “l’approvazione della norme sulle quote di genere nelle Giunte di governo è stato un passaggio necessario, anche se per certi aspetti doloroso. E’ doloroso dover “imporre” la partecipazione delle donne agli organi di Governo e io mi auguro che questa norma sia temporanea; ma la ridotta partecipazione delle donne alla vita politica e amministrativa siciliana ha radici culturali, storiche e politiche che affondano nel tempo e che vanno recise in modo drastico. Il voto unanime è stato un bel segnale da parte dell’Assemblea Regionale.”

Soddisfazione nel Movimento 5 Stelle. “L’Autoscioglimento dell’Ars è legge. Mai successo nella storia del Parlamento. Siamo orgogliosi di avere tradotto nella pratica una norma che finora era solo sulla carta”. Lo affermano i deputati del M5S Francesco Cappello (componente della commissione Statuto) e Valentina Zafarana, che sull’autoscioglimento aveva pure presentato un disegno di legge. “A partire dalla prossima legislatura – spiegano i deputati – basteranno le dimissioni contemporanee di 36 deputati per mandare a casa il Presidente della Regione e porre fine alla legislatura, attraverso lo scioglimento del Parlamento. Una eventualità prevista dallo Statuto, ma che ora può diventare operativa grazie alle norme attuative”. Oltre a questa norma, nella legge appena approvata all’Ars, che disciplina pure la forma di governo e la nomina degli assessori, ci sono altri contributi del M5S, che consentiranno di applicare altri articoli dello Statuto regionale. “Un lavoro – commenta Zafarana – fatto anche nell’ottica di rafforzare il peso del Parlamento, che rappresenta i siciliani, nei rapporti istituzionali con il governo regionale”.

 

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10 Giugno 2020, 19:32

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