09 Gennaio 2019, 20:13
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PALERMO – Il budget era stato tagliato negli anni di Rosario Crocetta. Ora la giunta Musumeci torna indietro ed elimina il taglio, rimpinguando di 30mila euro all’anno il budget a disposizione di ogni ufficio di gabinetto degli assessori regionali. La novità è stata votata dalla giunta regionale il 3 gennaio su proposta degli assessori Bernadette Grasso e Gaetano Armao.
Il taglio era stato deciso alla fine del 2016, riducendo del 10 per cento rispetto all’anno precedente le assegnazioni per gli uffici di diretta collaborazione degli assessori regionali riguardo alla retribuzione di posizione parte variabile, portando il budget per ufficio a circa 80mila euro. La delibera aveva dato seguito a un’altra decisione della giunta, risalente al 2012 che determinava di rivedere la misura del trattamento economico accessorio del personale non dirigente e dei “gabinettisti”.
A dicembre 2018, però, gli assessori regionali agli Enti locali e al Bilancio hanno rappresentato alla giunta che questo taglio creava loro delle difficoltà. Entrambi gli assessori, ad esempio, non avevano un capo della segreteria tecnica, spiega Bernadette Grasso. Questo perché il budget decurtato non permetteva di inquadrare in quei ruoli dirigenti regionali pagandoli quanto questi percepiscono negli uffici in cui lavorano.
Il governo ha poi escluso la possibilità di ridurre questi compensi, “ritenuto che una graduazione in riduzione della retribuzione di posizione – si legge negli atti che accompagnano la delibera – non sarebbe giustificata in relazione alle competenze professionali richieste”. La giunta ha così deliberato di incrementare di 31.813 euro annui il budget per ogni ufficio di gabinetto, cancellando con un tratto di penna la dieta imposta da Crocetta.
E dire che i costi del personale degli uffici di gabinetto solo nel 2018 (manca ancora la cifra relativa al quarto trimestre dell’anno) sono già di gran lunga superiori ai due milioni di euro. E la maggior parte di questa cifra è legata proprio alla presenza di uomini dello staff di governatore e assessori inquadrati con la qualifica di dirigente.
Come descritto dal sito ufficiale della Regione siciliana, infatti, solo nel terzo trimestre del 2018 il “personale con contratto non a tempo indeterminato in sevizio presso gli Uffici di diretta collaborazione con gli Organi di indirizzo politico” è costato la bellezza di 1,2 milioni di euro: oltre 700 mila solo per garantire gli stipendi da dirigenti ai collaboratori dei componenti del governo. Una cifra costantemente in aumento, in corrispondenza con le “nuove” introduzioni di personale negli uffici che man mano si andavano completando. Nel secondo semestre dell’anno, infatti, la cifra spesa è stata di 562 mila euro, mentre nel primo trimestre, quando il governo era in carica da poche settimane, la cifra spesa è stata di 357 mila euro.
Cifre in linea con quelle spese dal precedente governo. La spesa per trimestre del governo Crocetta nel 2017 infatti, è variata tra 1,1 e 1,4 milioni di euro. Tutto questo nonostante i tagli decisi dal precedente esecutivo. Tagli che il nuovo governo ha deciso di “cancellare”. Servono più soldi per gli staff. Ecco per ogni assessore un budget di oltre trentamila euro l’anno.
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09 Gennaio 2019, 20:13