02 Aprile 2019, 12:25
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TRAPANI – “Alla mafia, in questi anni, è stato addebitato di tutto anche quello che non ha fatto. A trentaquattro anni dalla strage di Pizzolungo non si è arrivati alla verità per i segreti di Stato”. Lo ha detto Carlo Palermo, il magistrato scampato alla strage a Trapani il 2 aprile 1985, che causò la morte di Barbara Rizzo e dei figli gemelli Giuseppe e Salvatore. “Non è vero che chi ordinò la strage – ha aggiunto – non colpì il bersaglio: sono rimasto vivo ma a 37 anni la mia attività di magistrato è stata fermata e con essa anche le indagini”.
(ANSA).
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02 Aprile 2019, 12:25