28 Febbraio 2009, 15:27
2 min di lettura
“Mi aspetto una partita intensa, ma leale, uno spettacolo più che gradevole, magari da dedicare a Candido”.
A sette giorni di distanza dalla scomparsa di Candido Cannavò, siciliano di Catania e giornalista di statura europea, un altro vecchio leone del giornalismo sportivo, Bruno Pizzul, si augura che Palermo e Catania allo stadio Barbera onorino la memoria dello storico direttore della Gazzetta dello Sport. Ex voce della nazionale in Rai (dal 1986 al 2002), principale telecronista del digitale terrestre di La7, Pizzul ha anche un passato da calciatore fra gli anni Cinquanta e Sessanta, con trascorsi al Catania, alla Cremonese e all’Ischia; una carriera da centrocampista, quella del decano del giornalismo sportivo televisivo, interrotta improvvisamente per un grave infortunio al ginocchio. Friulano di Udine, Pizzul ha vissuto un’esperienza importante in Sicilia e non l’ha mai dimenticata. “La Sicilia – confessa – non si può dimenticare, è una terra che lascia segni profondi in tutti quelli che la vivono e lo stesso è successo a me”.
A pochi giorni dalla scomparsa di un siciliano doc come Cannavò il calcio siciliano vive il suo momento di rivalità e celebrazione nel derby Palermo-Catania.
“Cannavò era legatissimo a Milano, ma era catanese di nascita e visceralmente legato alla Sicilia. Mi auguro che lo spettacolo del calcio prende il sopravvento sul dolore provato da tutti. Mi auguro un derby leale, che sia un’ideale dedica a Candido”.
Come sempre, dalla morte dell’ispettore Raciti in poi, la tifoseria ospite non assisterà al derby. Era successo a Catania, all’andata e in entrambi i derby dello scorso campionato. Qualcosa è cambiato da allora?
“Credo che la situazione generale sia migliorata. Il pubblico di Palermo è sempre stato corretto, a Catania c’era qualche problema in più, ma credo sia superato. Credo ci sia più maturità e che le tifoserie siano più consapevoli. Vorrei una festa di sport e che nel prossimo futuro i derby tornino ad esserlo per entrambe le parti”.
All’andata il Catania sconfisse un Palermo per tutto il secondo tempo in dieci. A distanza di quattro mesi, però, i valori in classifica sono altri. La squadra di Ballardini è favorita?
“Se non altro per il fattore campo. La squadra rosanero gioca benissimo, ha quasi sempre offerto uno spettacolo gradevole, al di là dei risultati. Molti dei meriti vanno dati al tecnico Davide Ballardini, uno dei migliori fra gli emergenti. Il Catania, però, non va sottovalutato, non s’arrende mai, ha il carattere del suo allenatore. Walter Zenga mette in campo benissimo la squadra e studia gli avversari in modo puntiglioso. Sono convinto che assisteremo a una gara piacevole, con tante emozioni e molti gol”.
Pubblicato il
28 Febbraio 2009, 15:27