Pnrr, a Catania vanno oltre 185 milioni di fondi - Live Sicilia

Pnrr, a Catania vanno oltre 185 milioni di fondi per le aree degradate

Progetti di intervento in città, nei comuni dell'Etna e anche del calatino.
Città Metropolitana
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CATANIA – Nell’ambito del Piano nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 22 aprile 2022 ha pubblicato l’elenco definitivo dei Piani Urbani Integrati (PUI) presentati dalle Città Metropolitane nelle modalità indicate dall’art.21, comma 9, del Decreto Legge 152/2021 come modificato in sede di conversione dalla Legge 233/2021.

La Città Metropolitana di Catania ha ottenuto due finanziamenti concernenti i Piani Urbani Integrati per un totale di 185.486.966 euro. Nel dettaglio il primo finanziamento di euro 134.009.086 concerne il Piano “CTA, una sintesi tra i margini urbani” che riguarda interventi nei Comuni di Catania, Comune capofila, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Adrano, Paternò, Biancavilla, Ragalna, Santa Maria di Licodia, Bronte, Maletto, Maniace, Castiglione, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Calatabiano, Riposto, Giarre, Santa Venerina, Zafferana Etnea, Milo, Acireale, Aci Castello, Aci Catena, Mascalucia, Belpasso, San Pietro Clarenza, Camporotondo Etneo, Pedara, Nicolosi, Trecastagni, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Valverde. Il secondo finanziamento riguardante i quindici Comuni dell’area calatina, Caltagirone, Scordia, Palagonia, Grammichele, Ramacca, Militello in Val di Catania, Vizzini, Mineo, Castel di Iudica, Mirabella Imbaccari, Mazzarrone, San Michele di Ganzaria, Licodia Eubea, Raddusa, San Cono, è denominato “Recupero e riqualificazione di aree degradate dei Comuni del calatino” e ha ottenuto un importo di euro 51.477.880.

I due Piani Urbani Integrati della Città Metropolitana di Catania, nello specifico, riguardano progetti volti al miglioramento di ampie aree urbane del territorio degradate al fine di ottenerne la rigenerazione e la rivitalizzazione economica. Saranno effettuate, infatti, manutenzioni per il riuso ecosostenibile di aree e strutture pubbliche per finalità di interesse pubblico, miglioramenti del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale con particolare attenzione allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e alla promozione di attività culturali e sportive, interventi per sostenere progetti legati alle smart cities con particolare riferimento ai trasporti, al consumo energetico e allo sviluppo del profilo digitale delle aree urbane.

Il Commissario straordinario della Città Metropolitana di Catania, dott. Federico Portoghese, nel ringraziare i Comuni per la fattiva collaborazione fornita sottolinea come “i Piani Integrati della Città Metropolitana rientrano nell’ottica della condivisione di problematiche comuni e di stimolo alla concreta attuazione di strategie condivise. Trattasi, infatti, di un processo condiviso, partecipato e diffuso all’interno della Città Metropolitana di Catania, caratterizzato da una persistente idea di valorizzazione del vasto territorio di competenza dell’Ente. E’ nostro obbiettivo restringere i comuni interessi in modelli unificati e ripetibili di rilevante interesse economico-patrimoniale, privato e pubblico, tendenti a perseguire l’efficacia e l’efficienza sistemica dei servizi finanche di inclusione sociale, nonché l’intersecata economia di scala che ne deriva.”.

Il provvedimento dei Ministri Lamorgese e Franco, rispettivamente a capo dei Dicasteri dell’Interno e delle Finanze, attribuisce le risorse (una prima tranche del 10 % arriverà subito) per ogni fase, da quella progettuale a quella realizzativa, da concludersi entro il 2026.  Per la città di Catania, quale soggetto attuatore capofila dell’area metropolitana jonico etnea, gli investimenti ammontano a  poco più di 74 milioni di euro con undici progetti che svariano dal recupero di zone degradate come quella del vecchio San Berillo, Ognina o Librino fino alla rigenerazione delle zone a verde e dei parchi a Monte Po’ o a Librino 

 “Un lavoro straordinario che ha visto protagonista il Comune di Catania con progetti razionali e credibili –ha commentato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi-. Un’azione avviata nell’autunno scorso dal sindaco del capoluogo e metropolitano Salvo Pogliese, che nei mesi successivi si è concretizzata superando ostacoli di ogni tipo. Non abbiamo fatto mancare -ha aggiunto Bonaccorsi- il contributo progettuale, alla Città metropolitana e agli altri comuni interessati, in una logica di leale e costruttiva collaborazione. Non sfugge l’importanza anche economici e occupazionali di investimenti di tale portata, con ricadute positive  in termini economici e infrastrutturali in una visione unitaria di trasformazione metropolitana”

In dettaglio le opere da realizzare riguardano anzitutto il completamento del Piano Riqualificazione del vecchio San Berillo con la realizzazione di Parco Urbano tra piazza della Repubblica, viaMaddem, Piazza Grenoble; l’estensione dell’asse alberato e della pista ciclabile di via Di Prima; la realizzazione di spazi pubblici a verde e  pavimentati tra via Pistone e via delle Finanze; la realizzazione dell’Urban Center e di nuove sedi degli uffici comunali; la riqualificazione diffusa dellepercorrenze e della viabilità interna pedonale e   ciclabile.

Interventi di riqualificazione (pedonale ed isole di compensazione verde) sono previste in corso Sicilia e nelle aree delle uscite della linea Metro/FCE; la realizzazione di un Giardino pubblicotecnologico e un parcheggio multipiano interrato con sistemazioni a verde di  piazza Pietro Lupo e, infine, interventi di rigenerazione in Piazza Vincenzo Bellini(Teatro Massimo) e aree adiacenti, finopiazza Pietro    Lupo.

Uno zoom particolare degli interventi pianificati dalla Direzione Urbanistica diretta da Biagio Bisignani con gli indirizzi dell’assessore Enrico Trantino, riguardano Librino e Ognina. La Realizzazione del nuovo Parco di Librino con spazi sportivi ed attrezzature in ampliamento del nuovocampo da Rugby; il rinnovo delle sezioni stradali di  viale Librino-Moncada e V.le S. Teodoro, perfavorire la mobilità dolce e l’accessibilità pedonale con l’inserimento di un parco urbano lineare edaree verdi e la ristrutturazione del plesso della scuola “Brancati” su V.le S. Teodoro. Nel <<mirino>> anche Nesima Superiore, la contrada Monte Pò di via Palermo alta e un Parco Urbano, comecerniera verde della zona.  Ci saranno anche attrezzature per lo Sport, inclusione Sociale, recuperoe ripristino delle  aree  del fiume Acquicella. Grande attenzione è stata data anche ad Ognina con una ricucitura degli spazi frammentati che dalla stazione e dal parcheggio FS portano al mare, con un complesso di interventi coordinati con parchi suburbani in un’ottica di funzionalizzazione eco sostenibile. 

“L’accoglimento delle proposte presentate dal Comune di Catania nell’ambito dei Piani Integrati, grazie all’appassionato e intenso lavoro della Direzione Urbanistica –ha commentato l’assessore all’Urbanistica Enrico Trantino– costituisce motivo di grande soddisfazione per l’amministrazione Pogliese. Al momento della pubblicazione del bando, con il Sindaco abbiamo individuato gli interventi che meglio avrebbero potuto incidere sull’assetto urbanistico della città, in un’ottica di rigenerazione di aree degradate, inclusione sociale e accessibilità. Le proposte sul vecchio San Berillo, oltre a emancipare dall’emarginazione per troppo tempo subita uno dei più bei scorci cittadini, ci attendiamo creino pure le premesse per incoraggiare gli interventi dei privati nel recupero del patrimonio edilizio del quartiere e la redazione del piano industriale di Corso Martiri della Libertà, e così rimarginare lo squarcio che da decenni lacera il centro storico di Catania. La realizzazione del Parco di Librino e di Monte Po costituisce obiettivo improrogabile per aumentare la quantità e qualità di verde della città e rivitalizzare il contesto fisico e sociale di quelle aree. Adesso –ha concluso Trantino- comincia il countdown perché le opere vengano realizzate entro la scadenza di giugno 2026. Nella consapevolezza delle difficoltà strutturali che il Comune attraversa, ma con l’entusiasmo di chi comprende quale volto nuovo della nostra stupenda Catania possa cominciare a essere disegnato”.


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