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Pnrr, Brunetta: vogliamo rendere sexy la pubblica amministrazione

Il ministro della Pa in video collegamento al convegno organizzato a Palermo da "Innovazione per l'Italia".
L'INTERVENTO
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PALERMO – “Riusciamo a rendere sexy lavorare per una amministrazione pubblica? Rendere appetibile, con percorsi di carriera, salari giusti e riconoscibilità sociale, lavorare per lo Stato, per un Comune, per una Provincia? E’ forse una delle più belle missioni. Finora non ci siamo riusciti: oggi c’è l’Europa che fa da catalizzatore, ci impone un metodo: vi diamo i soldi del Pnrr se fate le riforme. Non si scappa questa volta, quindi io sono più confidente che questa sia la volta buona per cambiare il volto alla pubblica amministrazione”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto in video-collegamento con il convegno “Pnrr. Semplificazione e sburocratizzazione della P.A/Un nuovo rapporto tra Stato, cittadino e imprese” organizzato a Palermo da “Innovazione per l’Italia”.

“Il punto centrale è riuscire a convincere i nostri giovani, i nostri figli che entrare nel mondo dello Stato, della burocrazia è una missione di una bellezza straordinaria – ha aggiunto Brunetta – Perché i volti della Repubblica sono il cuore di un modello efficiente, se questo cuore non funziona o batte lentamente tutto il sistema ne soffre: la giustizia sociale, la vita delle imprese, le famiglie”.

Il ministro ha parlato degli “strappi” finora realizzati, “diventati leggi, decreti, norme: processi di semplificazione sugli appalti, sulla banda larga, il lavoro in atto per tagliare i tempi dei procedimenti amministrativi da 30 a 15 giorni, ma tracciando il percorso mettendoci dentro premi e punizioni”.

“Vogliamo tracciare come fa Amazon – ha affermato Brunetta – Perché si può tracciare un pacco e non un procedimento amministrativo”.

Il ministro della pubblica amministrazione ha poi annunciato che per ovviare al problema della mancanza di tecnici si provvederà a fornire dell’assistenza tecnica. “Non voglio più leggere che un bando come quello sugli asili nido sia andato male. Mi si dice perché gli enti locali al Sud non sono attrezzati a presentare progetti. Io ho messo in piedi una piattaforma di assistenza e accompagnamento per gli enti locali per essere efficienti. Mi sono ispirato – ha raccontato – al modello della Cassa del Mezzogiorno, a quella grande tecnocrazia che doveva fare questo per il Sud. Abbiamo bisogno di accompagnamento. Daremo l’assistenza tecnica a tutti coloro che lo chiederanno. Le domande vanno preparate bene, e vinti bandi i singoli progetti vanno accompagnati finché non danno i risultati”.

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