Pnrr Catania, ora il Comune incontra ditte e associazioni - Live Sicilia

Pnrr Catania, ora il Comune incontra ditte e associazioni

Da Librino a Ognina, passando per Monte Po e San Berillo. Per l'amministrazione comunale è tempo di dialogo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
IL CALENDARIO
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CATANIA – Otto incontri, che si svolgeranno tra il 6 e il 22 giugno 2023, per discutere dei Piani urbani integrati da realizzare con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La nuova fase di progettazione della città si apre così: con un invito alle ditte che si sono aggiudicate i passaggi preliminari della realizzazione delle opere e alle associazioni interessate a prendere parte al dialogo aperto dall’amministrazione comunale.

Il calendario degli incontri è stato da poco pubblicato l’1 giugno sul sito del Comune di Catania. Un avviso stringato che annuncia gli appuntamenti a Palazzo degli elefanti, nella sala in cui si svolge normalmente il Consiglio comunale. Si comincia martedì 6 giugno, alle nove, con San Berillo. Nel quartiere al centro del capoluogo etneo, ancora ferito dallo sventramento, col Pnrr si dovrebbero spendere 25 milioni di euro. E nei progetti elaborati dalla direzione Urbanistica sono previste nuove demolizioni, parte del “completamento della riqualificazione” che è stato programmato nei Piani urbani integrati.

Dal parco Monte Po a piazza Lupo

L’8 giugno si continua con un altro dei progetti che più ha attirato l’attenzione della cittadinanza: il parco Monte Po – Vallone Acquicella, la realizzazione della “cerniera verde” a ridosso di via Palermo e il “ripristino delle aree del fiume Acquicella”, adesso discariche a cielo aperto. Dopo che la gara per i “servizi tecnici” del parco Acquicella è stata aggiudicata, mentre è andata deserta quella per l’esecuzione dei lavori, il comitato promotore del progetto ha inviato una lettera alle istituzioni etnee. Il rischio, sottolineavano le associazioni, è di perdere i 15,2 milioni di euro di fondi ottenuti per realizzare l’opera.

Il 10 giugno il tour de force degli incontri ne vede uno, invece, dedicato a piazza Pietro Lupo. Là dove oggi c’è la ex palestra, ormai da anni occupata, dovrebbe sorgere un parcheggio multipiano attorno a una piazza con del verde e un “giardino pubblico tecnologico“. Ad aggiudicarsi la gara per l’esecuzione dei lavori, come rivelato da LiveSicilia, è stato il Consorzio stabile progettisti e costruttori di Maletto. L’impresa della famiglia Capizzi tornerà ad affacciarsi sul panorama delle opere pubbliche catanesi dopo l’annullamento della gara per la costruzione di un altro parcheggio nella stessa zona: quello di piazza della Repubblica.

Librino e Ognina

Il 15, il 20 e il 22 giugno si parlerà, invece, di Librino. Il nuovo parco del quartiere terrà banco per tre giornate: prima si discuterà di viale San Teodoro e della riqualificazione della scuola Brancati. Poi toccherà a viale Moncada e al “rinnovo delle sezioni stradali” di viale Moncada e viale San Teodoro, “per favorire la mobilità dolce e l’accessibilità pedonale“. Grazie all’inserimento “di un parco urbano lineare ed aree verdi”. Una nuova versione delle spine “green“, che dovrebbero servire per migliorare la vivibilità di un rione ancora incapace di essere a misura d’uomo. L’ultimo appuntamento riguarderà, invece, “spazi sportivi e attrezzature in ampliamento del campo da rugby“.

L’ultima delle zone rimaste da trattare è Ognina: l’appuntamento è fissato per il 17 giugno. Quando bisognerà parlare di un “parco lineare” e della “rigenerazione degli spazi frammentari“. Una “ricucitura”, secondo il linguaggio utilizzato dalla direzione Urbanistica, “degli spazi che dalla stazione Ognina portano al mare e al percorso circum rail“. Si tratta del secondo grande intervento che riguarda il borghetto sul mare: 15 milioni di euro del piano Rigenerazione urbana 2022 saranno spesi per l’abbattimento del ponte. Un fatto che, assieme al completamento della viabilità Rotolo-Ognina e del collegamento con la circonvallazione dovrebbe restituire ai catanesi un pezzo di Mediterraneo finora quasi letteralmente sotterrato.


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