Cronaca

Po Fesr, Sicilia supera la prova |Tutti i progetti, i cantieri e le spese

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16 Settembre 2020, 18:57

4 min di lettura

Fondo europeo di sviluppo regionale: obiettivo raggiunto. La relazione annuale di attuazione 2019 mette nero su bianco che il “PO FESR Sicilia 2014-2020 ha superato il target di spesa previsto al 31 dicembre 2019”. Ma andiamo alle cifre. Dati alla mano il documento certifica alla Commissione europea “un miliardo e duecentoquindici milioni di euro”.

Il traguardo

In soldoni parliamo di 84 milioni in più rispetto alla soglia necessaria per evitare, quello che tecnicamente si definisce, “il disimpegno automatico delle risorse: il “target “n+3”, che per l’anno 2019 era fissato a più di 1 miliardo e 121 milioni di euro”. Nella relazione si monitora lo stato di avanzamento del programma operativo con dati aggiornati al 31 dicembre 2019. Ma andiamo con ordine e proviamo a snocciolare qualche numero. Nei primi anni di attuazione del programma sono state avviate procedure per oltre 4,4 miliardi di euro. E già si può tracciare una previsione di spesa per gli anni futuri, ma tenendo in considerazione alcune variabili esogene. In primis, l’evolversi della situazione sanitaria difficile da pronosticare. “Nell’attuazione del Programma, le strutture che più di altre concentrano risorse sono il Dipartimento Attività Produttive, che gestisce gran parte degli aiuti alle imprese e il Dipartimento Infrastrutture”, si legge nel documento. Le politiche territoriali portano in dote una cifra complessiva di 611 milioni di euro così ripartiti: 393 milioni per le aree urbane, 155 milioni per le aree interne e 62 milioni per le aree rurali. Ecco qual è lo stato di attuazione delle risorse poste in essere.

Aree urbane, interne e rurali: opere e progetti

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Per quanto concerne le aree urbane, i fondi sono divisi fra 18 città beneficiarie costituite in 9 Autorità Urbane. “Sono state valutate positivamente tutte le 9 Strategie di Sviluppo Urbano Sostenibile (Gela/Vittoria, Messina, Siracusa, Sicilia Sud Occidentale, Ragusa/Modica, Enna/Caltanissetta, Agrigento, Catania/Acireale, Palermo/Bagheria)”, si legge nella relazione. Positivi anche i riscontri concernenti le aree interne. “Relativamente alle aree del Calatino, Val Simeto, Sicani, Madonie e Nebrodi è stato sottoscritto l’APQ Madonie ed è stata avviata la sottoscrizione dell’APQ dell’Area Val Simeto,  approvata la Strategia d’Area dell’AI Nebrodi e avviata la predisposizione dell’APQ”, si legge. L’area delle Madonie inoltre ha visto approvare e finanziare i primi sei progetti cantierabili: cinque sulla digitalizzazione e uno di assistenza tecnica per l’attuazione della strategia. Per quanto riguarda il Calatino e Sicani, una delibera della giunta regionale ha dato il via libera all’approvazione dei relativi Piani finanziari delle relative Strategie d’Area. Carte alla mano, sulle aree urbane sono state approvate le strategie di ventidue gruppi di azione locale e sono “predisposti gli schemi di circolare che sono stati trasmessi ai CdR competenti per l’avvio dell’attuazione”.

I progetti che hanno prodotto spesa

Buone notizie dal fronte della banda ultra larga come dimostra lo stato dell’arte dei due progetti previsti, uno su base regionale e uno nazionale. “L’intero progetto GP BUL regionale è stato completato: al 31 dicembre sono stati certificati 73.831.300 euro. Il GP nazionale BUL è stato approvato dalla CE nel 2019 e prevede entro il 2022 la connessione veloce per tutti comuni dell’Isola”. A tal proposito si segnala che la Sicilia è stata la prima regione italiana ad aprire i cantieri delle centrali in fibra ottica. Restando in tema di cantieri dalla relazione si apprende che i cantieri aperti (entro il 31 dicembre del 2019) sono 178 e 77 quelli già chiusi per una per una certificazione di 36.658.605 di euro. E non solo. “Il Raddoppio ferroviario Palermo-Carini-Tratta B Notarbartolo/EMS – La Malfa è stato approvato in via definitiva dalla CE il 23 aprile 2020. A dicembre 2019 sono stati certificati 164.474.973 euro. La Fase 2 del “Raddoppio Ferroviario Palermo-Carini-Tratta A” è stata tacitamente approvata dalla Commissione il 30/04/2018. Al 31 dicembre 2019 sono stati certificati 12.508.291 di euro”, si legge nella relazione che affronta anche il nodo legato all’anello ferroviario di Palermo. I lavori per la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo – I Tratta Giachery – Politeama sono stati riavviati nel 2029 dopo l’acquisto da parte del gruppo D’Agostino del ramo aziendale della Tecnis e conseguente riavvio dei lavori. Tutto dovrebbe essere completato intorno a novembre del 2021. “Al 31 dicembre – si sottolinea nel documento- il soggetto attuatore RFI ha realizzato spese per circa 50 milioni di euro”. Passando al versante orientale dell’isola si certifica che il progetto della “Tratta Stesicoro-Aeroporto della FCE nella città di Catania” è stato approvato dalla CE ad aprile 2019 e che sono stati certificati 27.308.360 di euro. Ha trovato approvazione anche l’“Itinerario Agrigento-Caltanissetta. Adeguamento a 4 corsie della SS 640 “di Porto Empedocle” – secondo tratto fino al Km 74+300 (svincolo con la A19) è stata tacitamente approvata il 4 marzo 2019. Le somme certificate ammontano a 280.022.470 di euro. Tra i “grandi progetti” è previsto l’inserimento dell’intervento riguardante i lavori di costruzione e completamento della nuova darsena commerciale del porto di Gela: il progetto è stato approvato nel 2018 dalla Commissione Lavori Pubblici e l’importo previsto è di 143.760.000 euro.

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16 Settembre 2020, 18:57

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