Pochi infermieri e ausiliari |La protesta dei dipendenti

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28 Giugno 2014, 10:28

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ACIREALE – Sono troppo pochi gli infermieri professionali e gli ausiliari socio- sanitari all’ospedale di Acireale; un numero talmente insufficiente che, a detta della Fp Cgil, il servizio stesso ne risente in termini di qualità. Per questo il sindacato organizza un’assemblea sit-in dei dipendenti dell’Asp 3 di Catania, nel piazzale antistante l’ospedale, oggi, dalle ore 10 alle ore 12. “La carenza, oltre che in alcune divisioni, è concisamente verificabile nell ‘emergenza, in particolare al pronto soccorso. La situazione rischia di degenerare ulteriormente in vista della ferie estive, visto che il personale, già in contesti di normalità, è costretto a coprire il doppio turno”.

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La FP CGIL da tempo ha posto l’attenzione e denunciato le gravi carenze organizzative e gestionali dei Servizi di pronto soccorso dell’ASP e delle Aziende ospedaliere di Catania. “La problematica più pesante è riconducibile alla grave carenza di personale nei diversi ruoli che determina enormi difficoltà nella corretta gestione sanitaria dei pazienti. -spiegano il segretario generale FP Gaetano Agliozzo e il responsabile del Dipartimento Sanità, Salvatore Cubito- La conseguenza è ovvia: viene creata una pesante situazione di stress e di superlavoro tra gli operatori che in tante strutture sono costretti a doppi turni e che vedono compromesso il loro diritto a godere dei riposi e delle ferie. Inoltre, in diverse occasioni abbiamo individuato problematiche e proposto soluzioni per ridurre i disagi e migliorare le le risposte dei PP.SS (presidi sanitari), primo fra tutti, il trasferimento all’interno delle strutture ospedaliere dei P.P.I. (Punti di Primo Intervento) che anche da altri soggetti Istituzionali in questi giorni avanzato. I P.P.I. potrebbero rispondere con maggiore efficacia, alle urgenze di basso di basso e medio livello, con protocolli appropriati ed integrati con il triage che gestisce i pazienti del pronto soccorso, ridurre le lunghe liste dei pazienti che non necessitano di ricovero. Altro grande problema che si registra nei pronto soccorso è l’effetto ad imbuto dovuto alla indisponibilità di posti letto nei singoli reparti per cui i pazienti che necessitano di ricovero sono costretti a stazionare nei reparti dell’O.B.I (Osservazione breve intensiva): anche per diversi giorni in attesa che si liberi un posto. Questa situazione è sempre più grave perché, se da un lato è vero che è dovuto alla effettiva riduzione dei posti letto, dall’altro richiama alla responsabilità dei vari manager che non riescono ad individuare i meccanismi che diano maggiore efficacia nella gestione dell’accesso dei posti letto nei singoli reparti, considerato che solo il 30/40% dei posti letto viene utilizzato dai pazienti provenienti dal pronto soccorso”.

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28 Giugno 2014, 10:28

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