Policlinico, riapre Cardiochirurgia |Nuovi macchinari e 24 posti letto

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19 Dicembre 2012, 19:04

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PALERMO – Tutto pronto per l’inaugurazione dell’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico. Locali ristrutturati, attrezzature nuove, colori accoglienti e tanta voglia di riprendere il percorso interrotto un anno e mezzo fa. Il professore Giovanni Ruvolo, direttore di Cardiochirurgia, ha guidato Livesicilia in un viaggio esclusivo alla scoperta del nuovo reparto.

Il reparto era stato creato nel 2002 e poi a marzo del 2011 si è dovuto fermare: i fondi europei arrivati all’Azienda ospedaliera per la ristrutturazione hanno permesso di dare il via ai lavori, che però sarebbero dovuti finire già a gennaio. “Se abbiamo concluso adesso è solo perché l’assessore Russo ha disseminato qualche ostacolo sul nostro percorso”, dice Ruvolo. “Il Centro Cuore era diventato all’improvviso il centro di cardiochirurgia fondamentale, quando qua c’era la struttura, c’era il personale, c’era tutto”, aggiunge Ruvolo che adesso però bandisce le polemiche e guarda al presente e al futuro “Il mio ringraziamento va all’Università e all’azienda. Il rettore Lagalla e il direttore La Rocca hanno appoggiato il mio percorso e creduto in questo progetto, che non solo diventerà importantissimo a livello sociale – per i nostri pazienti e per la città – ma avrà anche un ruolo fondamentale per la formazione dei giovani medici: la scuola di specializzazione di cardiochirurgia del Policlinico potrà continuare a creare professionisti qualificati per il futuro della sanità”.

E mentre mostra la nuove sale del suo reparto, il dottor Ruvolo non riesce a nascondere l’orgoglio per il lavoro svolto: “Non solo abbiamo ristrutturato la struttura, ma finalmente ci siamo dotati di macchinari fondamentali per garantire un’assistenza di alto livello. Prima utilizzavamo un project financing and service per noleggiare le macchine, adesso le abbiamo acquistate.” E sui costi di questa rivoluzione cardiochirurgica, è il direttore generale Mario La Rocca a dichiarare a Livesicilia: “Siamo riusciti a fare le nozze coi fichi secchi, e gli invitati non potranno che essere soddisfatti”. La battuta nasconde la certezza di aver lavorato bene coi fondi europei e con quelli aziendali: “Per l’edilizia sono stati sfruttati i fondi concessi dall’Unione Europea”, continua La Rocca, “l’azienda Paolo Giaccone ha invece utilizzato circa 4 milioni e mezzo di euro in attrezzature”.

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Attrezzature nuove e all’avanguardia come il progetto che sta dietro a tutto questo: “Stiamo rinnovando tutto, anche i data base: sarà tutto paperless, digitalizzato. Abbiamo la cartella computerizzata a cui ognuno potrò accedere con delle credenziali riservate e selettive”, spiega Ruvolo mentre mostra la sala informatica, con le postazioni internet per il personale. I posti letto per i pazienti in tutto saranno 24, con i reparti di terapia semi intensiva ed intensiva attrezzati di monitor, luci e macchinari nuovi e necessari per assicurare ai pazienti le cure e la degenza adeguate. “Adesso ci serve il personale medico: dopo qualche settimana di start up, lavoreremo a pieno regime. Posso anticipare che a gennaio l’azienda prenderà in comando tre cardiochirurghi provenienti dall’Ismett”. Si tratterebbe di Salvatore Ocelli, Gianfranco Filippone e Tommaso De Lise.

Nel suo studio il professore ha molte maschere africane – memorie di viaggi di volontariato in Tanzania o con la moglie Margherita La Rocca, adesso deputato dell’Ars – e un piatto in cui è dipinto il nuovo logo del reparto di Cardiochirurgia: due C dei colori delle vene e delle arterie che formano un cuore al cui interno si trova la Sicilia, con un’aorta sullo sfondo e il patronato dell’Università di Palermo intorno. “Da Palermo partono i raggi che porteranno l’eccellenza del nostro reparto in tutto il Mediterraneo”. E c’è chi ha paragonato il reparto a quelli americani: nel libro “La fiera della sanità”, Daniela Minerva ha scritto: “La cardiochirurgia è polo di eccellenza come se fosse San Diego”. L’inaugurazione è prevista per venerdì mattina e saranno presenti, tra gli altri, l’assessore Lucia Borsellino e il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.

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19 Dicembre 2012, 19:04

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