13 Marzo 2015, 13:19
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CATANIA – “In una città che ha già di per se una economia vacillante, in cui gli imprenditori scappano anziché investire e quei pochi che restano devono fare i conti con un background decisamente non favorevole, il commercio e le attività produttive rappresentano l’unica risorsa lavorativa, economica e di decoro per una Catania che sta perdendo giorno dopo giorno appeal, invasa da decine di centinaia di venditori ambulanti e con saracinesche che si abbassano per sempre perché la crisi è inesorabile e la politica fa ben poco”.
A tracciare questo triste quanto veritiero quadro di quello che sta accadendo a Catania nel settore produttivo è la consigliera comunale Erika Marco, del gruppo Il Megafono, che da tempo sta raccogliendo le lamentele di tanti negozianti, soprattutto del centro storico, che si sentono completamente abbandonati dall’amministrazione comunale.
“C’è da dire che da tempo attendiamo risposte e proprio in questo contesto ci piacerebbe sapere a che punto è la politica commerciale della nostra città, a che punto sta il regolamento sui dehors, cosa si pensa di fare per arginare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, cosa ancora si reputa opportuno applicare affinché meno attività chiudano e come, infine, attirare la gente al centro storico anziché mandarla nei centri commerciali dove le migliaia di avvenimenti collaterali che si organizzano permettono a tutta la famiglia di visitare questo o quell’altro polo commerciale desertificando, al contempo, il centro storico, la polis che ormai di aggregativo ha poco o nulla. Se poi a ciò si unisce l’idea dell’assessore alla mobilità Saro D’Agata che ha annunciato un aumento delle tariffe per le strisce blu del centro storico, allora davvero si metterà per sempre una croce sul commercio a Catania: da un lato ci saranno lavoratori costretti a pagare cifre esorbitanti e dall’altro consumatori che prediligeranno i centri commerciali dove parcheggiare non costa nulla.
Insomma Catania vive un momento difficile, forse più difficile del solito: “a questo punto chiediamo che l’assessore Mazzola faccia chiarezza una volta per tutte e ci dica cosa voglia fare per aiutare questo settore strategico per la nostra città: siamo alla vigilia della primavera e sempre più famiglie approfittano delle belle giornate per recarsi in centro e fare un giro tra i negozi…i negozi, appunto, no tra saracinesche abbassate segno di una città che investe poco su se stessa”.
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13 Marzo 2015, 13:19