05 Marzo 2018, 18:25
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LiveSicilia commenta con i protagonisti di questa tornata elettorale i risultati del voto del 4 marzo in Sicilia. Ospite della redazione è Erasmo Palazzotto, candidato di Liberi e Uguali per la Camera dei deputati ed eletto col sistema proporzionale. “Il centrodestra a trazione salviniana è il nostro nemico politico e non è possibile nessuna interlocuzione”, ha detto, commentando così la possibilità di un appoggio a un possibile governo di coalizione guidato da Salvini. L’esponente di LeU critico con i dirigenti di sinistra siciliani: “Crocetta e Faraone hanno consegnato alla storia una tradizione di lotte ed emancipazione”.
“Il quadro che esce dalle elezioni è di forte instabilità – dice Palazzotto, intervistato nella redazione di LiveSicilia – ci sono forze uscite con un grande peso nel parlamento e a loro sta la responsabilità di avanzare una proposta politica”. Palazzotto esclude ogni appoggio di Liberi e Uguali e di altri partiti di sinistra a governi guidati da Salvini, ma fa un discorso diverso riguardo al Movimento cinque stelle: “Sono stati nostri avversari durante queste elezioni ma su alcune cose è possibile aprire un confronto con loro. Certo, sta anche a loro aprire un’interlocuzione e spero che abbiano la maturità politica di offrire una proposta concreta al paese, di non chiudersi”.
Riguardo al risultato del suo partito, Palazzotto chiarisce che quello ottenuto da LeU è “un risultato insoddisfacente, dobbiamo fare i conti con quella che è una sconfitta: Leu nasceva per dare rappresentanza a un pezzo di società abbandonata da un pezzo della Sicilia, ma non abbiamo avuto forza di formare una rappresentanza. Ha vinto in questa campagna elettorale chi ha urlato più forte e ha cavalcato le paure. Penso che tutta la sinistra debba riprendere in mano le fila di un ragionamento”. Un processo in cui entrano anche le responsabilità della classe dirigente della sinistra siciliana: “Cinque anni di governo Crocetta non sono passati inosservati – dice Palazzotto – i disastri causati nell’isola da quell’esperienza oggi si pagano. Ci sono responsabilità precise, nomi e cognomi come quelli di Crocetta e Davide Faraone. Credo si debba ripartire con linguaggi nuovi. Leu non è riuscito a farlo, ma ci attrezzeremo”.
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05 Marzo 2018, 18:25