21 Gennaio 2013, 07:00
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CATANIA – Sono in totale 23 le liste presentate alla cancelleria della Corte d’Appello di Catania per l’elezione alla Camera dei Deputati nel collegio della Sicilia Orientale. 27 i seggi da assegnare. La prima lista depositata è stata, quella di Sinistra Ecologia e Libertà. A guidare l’elenco è Laura Boldrini, seguita da Sofia Martino, Salvatore Chiofalo e Marilia Di Giovanni. Il Partito dei Comunisti Lavoratori ha scelto tre donne per le prime tre piazze: Roberta Castiglione, Mara Gelmini, Anna Latino. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle puntano sul medico-legale Giulia Grillo, catanese, già candidata alle regionali del 2008. Confermato il nome del capolista di Scelta civica per Monti. Andrea Vecchio, ex assessore ai Trasporti del Governo Lombardo e numero 1, fino a qualche anno fa, degli Edili di Catania per Confindustria è il rappresentante nella Sicilia Orientale del programma dell’ex premier bocconiano. Secondo in lizza il sindaco di Siracusa Roberto Visentin.
Nessuna sorpresa di rilievo nel Partito Democratico: Giuseppe Berretta è al secondo posto. Il deputato nazionale uscente è anche candidato per le comunali di primavera a Catania e se dovesse vincere le elezioni a sindaco (ha dichiarato più volte) sceglierebbe di lasciare la carica di parlamentare. Rispettivamente decimo e dodicesimo posto per gli uscenti Giovanni Burtone e Maria Samperi. Ottava il segretario della Cgil catanese Luisa Albanella. Nell’elenco non compare il senatore uscente Mirello Crisafulli, escluso dalla Commissione di Garanzia perchè non in possesso di tutte le condizioni di candidabilità previste dal codice etico del partito.
Fini si affida ai fedelissimi del suo partito, anche se capolista è lo stesso presidente della Camera. Per Futuro e Libertà scendono in campo Briguglio ed il siracusano Fabio Granata. Dopo non aver conquistato il seggio all’Ars prova con la Camera Puccio La Rosa, il vice presidente del consiglio comunale di Catania è al quarto posto. I primi tre della lista Fiamma Tricolore sono Francesco Nicola Condorelli Caff, Gaetano Rizzo e Antonino Salvatore Cantali. L’ottava lista depositata è quella dell’Udc di Casini. Capolista il segretario regionale D’Alia, secondo il senatore uscente Giovanni Pistorio (da poco traghettato dal Partito dei Siciliani all’Udc). Segue a ruota il consigliere comunale di Catania Salvo Di Salvo, quarto Salvatore Giuffrida. Da segnalare al quattordicesimo posto Giovanni Leonardi, l’attuale presidente del consiglio provinciale ha manifestato l”intenzione di concorrere anche per la poltrona di primo cittadino a Mascalucia.
Primo candidato della Lista di Forza Nuova è Giuseppe Bonanno Conti, alla ricerca di un seggio in parlamento. Conti non si fa scappare una competizione elettorale: si è presentato anche alle ultime regionali e nel 2008 era il candidato Presidente della Regione di Forza Nuova. Poco prima della chiusura di domenica hanno depositato la lista i delegati de La Destra. Primo posto per il leader Francesco Storace, a seguire Ruggero Razza, braccio destro di Nello Musumeci, ex vicepresidente delle Provincia di Catania, candidato de La Destra nel 2008 alla presidenza della Regione Siciliana.
Primo elenco di candidati ad arrivare alla cancelleria di Catania lunedì mattina è stato quello di Rivoluzione Civile. Per il movimento arancione fondato dall’ex Pm Ingroia scende in campo Orazio Licandro, terzo in lista. Capolista dei Moderati italiani in rivoluzione è il fondatore del movimento: Gianpiero Samorì, secondo Paolo Ruggirello, terzo e quarto Natale Consoli e Giacomo Ferrazzano. A guidare la Lega nord Giuseppe Scrivano. Per Il movimento Fare per fermare il declino capolista è Oscar Giannino, secondo e terzo posto rispettivamente per Carlo Cocina e Ruggero Aricò.
Il Popolo delle Libertà mette nei primi due posti due ex ministri: Antonio Martino e Stefania Giuseppe Castiglione, presidente dimissionario della provincia di Catania e numero 1 dell’Upi, è schierato al terzo posto. Segue il modicano Antonio Minardo, mentre il coordinatore provinciale e deputato uscente Basilio Catanoso Genovese è al quinto posto. Al settimo l’ex sindaco di Belpasso Alfio Papale. Gino Biagio, Fabio Capuano e Massimo Nicastro sono i primi tre candidati per il Partito Repubblicano alla Camera per il collegio della Sicilia orientale. Capolista del Movimento Progetto Italia, Mid è Domenico Mancuso. Nella lista del Partito Liberale i primi tre posti sono occupati nell’ordine da Enzo Palumbo, Massimo Rizzo e Enzo Lombardo. Per Centro Democratico il capolista è il fondatore del movimento Bruno Tabacci, a seguire Carmelo Lo Monte e Gregorio Donnarumma. Gino Sciotti guida, invece, Intesa popolare. La lista Grande Sud – Mpa ha nomi importanti: capolista Guglielmo Scammacca, secondo e terzo Roberto Centaro e Paolo Colianni. Sesto posto per Massimo Pesce, ex assessore comunale di Catania alla Polizia Municipale, segue Mimmo Galvagno, consigliere provinciale autonomista. I primi quattro candidati di Amnistia, Giustizia e Libertà , lista del partito dei Radicali, sono Rita Bernardini, Marco Pannella, Alessandro Gerardi e il giovane catanese Gianmarco Ciccarelli. Fratelli D’Italia, è stata l’ultima lista presentata, poco prima dello scadere del tempo, a pochi minuti dalle 20. Capolista l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa, secondo posto per Emanuele Passanisi, avvocato e collega del sindaco Raffaele Stancanelli che ha rinunciato ad un posto in parlamento pur di rimanere primo cittadino.
Su questo ritardo, al Palazzo di Giustizia sono arrivate indiscrezioni: Giorgia Meloni avrebbe chiesto di essere la capolista e di schierare al secondo e terzo posto due persone indicate da lei. Ma, alla fine è stato deciso di eliminarla dalla lista per il collegio della Sicilia Orientale. Si annunciano polemiche, anche a livello nazionale.
La cancelleria della Corte d’Appello consegnerà le liste all’Ufficio Centrale Circoscrizionale per la Sicilia Orientale che funge da organo di controllo per verificare che tutti i documenti presentati siano validi e non presentano vizi. La commissione una volta svolte le dovute verifiche si pronuncerà sulla validità delle liste il prossimo mercoledì 23 gennaio. Solo allora si potranno ritenere definitive tutte le candidature.
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21 Gennaio 2013, 07:00