16 Luglio 2023, 16:09
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CATANIA – “Prima la vita e l’umanità, anche di fronte a situazioni di lavoro durissime”: è il messaggio che il segretario provinciale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) Tommaso Vendemmia lancia in una nota, in cui racconta l’impegno della Polizia catanese nella gestione dei flussi migratori. “Condizioni di lavoro al limite, ma spirito di servizio prevale su tutto”.
Nessun Governo italiano o europeo ha mai regolato il fenomeno migratorio, nessun accordo ha mai fermato o governato il fenomeno dell’immigrazione o degli sbarchi. La certezza è che ogni giorno si parla di numeri, si elencano vittime, si raccontano tragedie ed ogni giorno decine di poliziotti sono gli unici testimoni di tragedie e di drammi.
I poliziotti guardano negli occhi i migranti che sbarcano, li accompagnano nei loro viaggi e non sono numeri ma volti e storie. Lampedusa, Trapani, Augusta, Porto Empedocle, Caltanissetta, Pozzallo, Catania: sono gli incarichi dei poliziotti del X Reparto Mobile catanese, assistere e sopperire ad una politica sull’immigrazione fallimentare che si chiama emergenza sbarchi ma che emergenza non è.
Un dramma umanitario tutto sulla pelle di chi deve soccorrere. La polizia catanese impegnata per la media di 17 ore continuative di lavoro tra assistenza allo sbarco e accompagnamento in Traghetto per tentare di svuotare il centro lampedusiano, ma è come svuotare il mare con un secchio. Condizioni di lavoro al limite e trasporto dei migranti con viaggi impossibili 500/750 alla volta su navi di linea senza aria condizionata e in condizioni inimagginabili, assistiti dalla Croce Rossa e dai poliziotti.
Ma in questi momenti spesso alcuni strappano un sorriso ed è così che un nostro collega vuole rappresentare lo spirito di servizio e la grande umanità. Lo ringraziamo per quello che fa lui e tanti altri e speriamo che i volti possano far comprendere che forse a prescindere dalle azioni politiche prima viene la vita e l’umanità.
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16 Luglio 2023, 16:09