05 Novembre 2020, 12:13
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CATANIA – La denuncia del Siap. ” Il personale del X Reparto Mobile di Catania, ma anche altri Reparti aggregarti sull’isola per la scorta e vigilanza immigrati, lasciati soli dal Dipartimento. I poliziotti che lavorano a stretto contato con i migranti, la maggior parte di nazionalità tunisina, poco incline al rispetto delle regole, per tutto il turno di lavoro ( tra le otto e nove ore continuative) oltre al gravoso compito sono obbligati ad indossare i DPI con le dovute precauzioni”, si legge nella nota del segretario Tommaso Vendemmia.
“Purtroppo questi operatori quando finiscono il loro turno sono ospitati in alberghi vicini che per ordine di alcune prefetture vanno alloggiati in camere doppie. Va da se che il personale deve obbligatoriamente permanere all’interno delle camere per tutto il tempo e la notte, con la mascherina in viso poiché tra le raccomandazioni della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento c’è appunto l’obbligo di usare le mascherine nei contatti stretti tra operatori”, si legge . “Chiaro che ogni individuo poliziotto, ha anche la responsabilità soggettiva verso la comunità e i propri familiari, ma a questa sensibilità evidentemente non appartiene ad alcuni Prefetti come quello di Reggio Calabria o Agrigento, che per risparmiare qualche camera obbliga il personale a soggiornare in due in camere non sempre adatte al distanziamento c.d. sociale. Una situazione incredibile anche perché altre province hanno adeguati gli alloggi predisponendo camere singole. Il paradosso si è consumato nella notte di ieri, allorquando una squadra catanese di 10 uomini è stata alloggiata in un noto albergo reggino, con l’obbligo di risiedere in due per camera e nemmeno la proposta di acquistare le singole a pagamento da parte dei singoli poliziotti per la sicurezza personale, è servito a nulla, infatti l’albergatore ha rifiutato di affittare le camere ai clienti”, chiosa.
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05 Novembre 2020, 12:13
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