23 Maggio 2013, 06:15
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PALERMO – “E’ una vergogna”. “Queste nuove regole fanno pena”. “Un professionista può perdere mezza giornata, questo è uno spreco della collettività per il capriccio di qualcuno”. Aria di rivolta al Polo tecnico di via Ausonia, dove ieri pomeriggio decine di persone, tra cui molti professionisti, si sono ritrovate a dover fare i conti con le nuove disposizioni per l’accesso agli uffici.
Da ieri, infatti, per accedere ai vari sportelli di via Ausonia, che ospita l’Edilizia privata ma anche l’Urbanistica, si deve prima essere identificati consegnando un documento e ricevendo un apposito pass: una procedura che, inevitabilmente, crea code e un allungamento dei tempi che ha sorpreso i cittadini che si sono subito lamentati. Il pericolo, infatti, è che dopo aver aspettato il proprio turno l’utente si veda sbattere la porta in faccia perché alle 18 l’ufficio chiude. “Cioè, io faccio un’ora di fila e dopo chiudono? E’ questa la disposizione?”, chiede polemico un cittadino a un impiegato che non può fare altro che allargare le braccia. “Si perde più tempo qui che non con l’ingegnere o il geometra”, si lamenta un altro.
L’ingresso, da ieri, avviene non più da via Ausonia ma da via De Gasperi; invariati invece giorni e orari di ricevimento: il mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 18 e il venerdì mattina dalle 9 alle 12. Solo due giorni a settimana per centinaia di persone che, puntualmente, affollano gli uffici che sono già con il personale all’osso e alle prese con una riorganizzazione non sempre semplice. Svariate le pratiche presentate: dal condono alle concessioni edilizie.
“Abbiamo adottato le nuove disposizioni per alcuni problemi di sicurezza”, spiega l’architetto Valentina Vadalà, capoarea della Gestione del territorio e responsabile per la sicurezza che ha deciso per le nuove procedure. “Gli uffici hanno un piano sicurezza tarato per un certo numero di persone – continua l’architetto – la presenza di troppe persone crea dei problemi, ma stiamo cercando di fare miracoli aprendo tre porte e non più una e prolungando anche l’orario di apertura degli accessi. Stiamo cercando di capire se sarà possibile gestire meglio il pubblico dividendolo nei vari giorni”.
“E’ vero, c’è un problema di sicurezza – ammette dietro anonimato un dipendente di via Ausonia – ma in tutti gli uffici si viene identificati e si riceve un pass. La verità è che il Polo tecnico è un formicaio e spesso e volentieri gli utenti, che dovevano andare a un determinato piano, li ritrovavamo da tutt’altra parte a chiedere informazioni sulle pratiche e bloccando il lavoro dei dipendenti”. Una situazione di certo non nuova, che aveva già spinto l’allora assessore Pippo Enea (sindacatura Cammarata) a imporre i tornelli e filtri stringenti per evitare presenze “anomale” e indebite interferenze in uffici tra i più delicati del Comune.
“Ieri è stato il primo giorno – aggiunge un altro dipendente – era normale che ci fosse qualche problema, le persone non sono ancora abituate alle nuove procedure”. A rassicurare tutti, però, ci pensa l’assessore Tullio Giuffrè: “Si tratta di misure intraprese forse in misura tardiva da parte dell’amministrazione e che denotano una maggiore attenzione verso l’utenza. La prospettiva a cui stanno lavorando gli uffici è di attivare strumenti di comunicazione digitale e regolamentare l’accesso agli uffici, quando indispensabile. Se fosse necessario aumentare l’interlocuzione, che è già molto elevata, si provvederà. Presto gli utenti potranno inviare la documentazione in formato digitale, ma intanto programmeremo le interlocuzioni con un sistema di prenotazione che potrebbe partire a breve”.
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23 Maggio 2013, 06:15