02 Novembre 2021, 18:46
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CATANIA – Destinazione terza dose. La strada per molti esperti per contrastare (forse definitivamente) il covid – e soprattutto le contagiosissime varianti – è far accedere alla terza dose del vaccino gran parte degli immunizzati. Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania e membro del Cts regionale, sposa questa linea. Anzi la definisce una strategia “sacrosanta”.
“Lancet ha pubblicato un interessante studio israeliano che dimostra la maggiore copertura della terza dose in soggetti a 5 mesi dalla seconda”, spiega Pomara.
Quindi terza dose sì, ma per il medico legale con delle precise indicazioni. “Ritengo che la somministrazione, soprattutto per i giovani, debba avvenire dopo 5-6 mesi dalla seconda dose. Io le terze dosi le farei a tappeto agli over 40 e senza limiti di età, invece, per i cosiddetti fragili e affetti da patologie”.
Pomara ha anche un’idea precisa per accelerare il percorso di somministrazione della terza dose del siero anticovid. “Lo assocerei all’anti-influenzale”, afferma.
Il caso Trieste mette un po’ in allarme l’Italia. Ma questo non ferma le manifestazioni no pass. E a proposito di certificazione verde, Cristoforo Pomara ribadisce la sua linea rigorosa: “Come sempre toglierei per il rilascio del green pass i tamponi”.
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02 Novembre 2021, 18:46