“Ponte Corleone, stringiamo i denti| Amat non fallirà, ma la Ztl resta”

di

22 Giugno 2018, 05:43

6 min di lettura

PALERMO – “Fare l’assessore comporta immense responsabilità, pur avendo risorse minime: da non dormirci la notte”. Iolanda Riolo è alla sua prima esperienza politica e nella squadra di Leoluca Orlando le è toccata forse una delle deleghe più difficili: quella della mobilità. Un settore da sempre delicatissimo a Palermo e che proprio in questi giorni deve fare i conti con i lavori sul ponte Corleone, il traffico impazzito e la crisi dell’Amat. “Non si può neanche pensare di farla fallire – dice l’assessore a Livesicilia, che continua il suo ciclo di incontri con gli assessori comunali – ma di certo va aumentato il budget e non tagliato: bisogna sedersi al tavolo e parlarne”.

Partiamo dal Ponte Corleone, i cui lavori stanno paralizzando il traffico in città…
“Stiamo monitorando la situazione grazie al comando dei vigili urbani e alle 20.20 di mercoledì servivano quattro minuti per percorrere il Ponte Corleone, proprio nel punto del cantiere. Abbiamo anche eseguito dei sopralluoghi per individuare percorsi alternativi, ma non ci sono o comunque sono limitati a piccole strade. Mi sono confrontata anche con l’assessore Arcuri e dobbiamo stringere i denti: dico ai cittadini di seguire il canale Twitter della Polizia municipale per restare costantemente informati. Sono però soddisfatta che si sia chiesto di autorizzare i lavori notturni, così da alleviare i disagi per i palermitani”. 

E sospendere la Ztl?
“Non c’è un nesso fra le due cose, non è possibile. La Ztl non si tocca”.

Lì avete anche annunciato due autevelox…
“Sicuramente l’intenzione non è fare cassa, né vessare i palermitani. Se sono stati proposti, ci sono valide motivazioni. In molti punti della città abbiamo messo il limite dei 40 chilometri orari, che personalmente preferisco a quello dei 30”.

Passiamo ad Amat, che ha scritto di voler cedere il tram al Comune dal primo agosto. Si fermeranno i convogli?
“Il tram è, e resta uno strumento fantastico ed è stato progettato insieme alla Regione, peccato però che le cose negli anni cambino: la Regione non ci ha più dato i fondi per gestirlo. Inoltre l’assessorato regionale alle Infrastrutture ci ha scritto che dal primo ottobre avverrà una riduzione del 15,2% dei corrispettivi dovuti agli enti locali per il trasporto pubblico locale: una decurtazione continua, lettere come queste ne sono arrivate tantissime in questi anni. La situazione è oggettivamente critica, qualche giorno fa ho anche incontrato l’assessore regionale Marco Falcone, insieme al presidente dell’Amat Antonio Gristina, ma non è andata benissimo. Certo, la colpa non può essere addebitata a questo governo: il mondo è cambiato, ma bisogna trovare una soluzione. Non possiamo far fallire l’Amat, però il Comune non può essere lasciato solo. Qui addirittura continuano a tagliare, spero solo che questi soldi non vadano ad altri portaborse”.

Amat è destinata al fallimento?
“No, non si può neanche pensarlo. Credo sia solo una provocazione del presidente Gristina per accendere i riflettori sulla situazione, così come ho fatto io quando ho chiesto al sindaco di togliermi la delega alle Partecipate. Forse non ho avuto la forza necessaria per procedere”.

Perchè ha chiesto che le venisse tolta la delega alle Partecipate?
“Proprio sul’Amat mi sono scontrata con il collega al Bilancio, l’assessore Gentile: secondo me bisognava fare qualcosa, ma lui è sempre preso dalle sue scadenze. Gli ho scritto formalmente perché bisogna incrementare il budget dell’azienda, mentre lui lo vuole tagliare. Gentile deve affrontare il problema con l’assessore alle Partecipate, è vero che ha trovato le casse vuote ma non si può far morire l’Amat. Il presidente Gristina che deve fare? Non può fare altro che tagliare”.

L’attuale cda dell’Amat sarà confermato?
“Me lo auguro, il presidente Gristina è una persona onesta, equilibrata, capace e brillante. Posso dire che non vorrebbe mai rinunciare al tram. Il problema è che mancano le risorse che vengono assorbite da altre voci, come il personale, e questo vale sia per il Comune che per l’Amat. Gristina ha anche delle responsabilità e ha avuto una condotta ineccepibile”.

Proseguirete con la costruzione di nuove linee di tram?
“Ci sono fondi dedicati che non sono nostri e che non vogliamo perdere, inoltre dobbiamo comunque investire sulla mobilità sostenibile. Stiamo anche redigendo il Piano urbano di mobilità sostenibile, il Pums, pur in una situazione oggettivamente critica: abbiamo una circonvallazione che non è tale. Progettiamo i tram proprio per rendere la mobilità sostenibile”.

Le opposizioni già annunciano le barricate contro rincari dei pass o estensione della attuale Ztl. Sono interventi che avete intenzione di realizzare?
“La nostra Ztl, così com’è, funziona, va bene ed è proporzionata al reddito pro capite dei palermitani che è attorno ai 10 mila euro l’anno. Non penso che i problemi dell’Amat si possano risolvere con una Ztl. All’inizio del mio mandato avevo addirittura proposto di togliere le auto Euro 0 e Euro 1 dalle strade accanto alle aree verdi come villa Trabia e il Giardino Inglese, ma senza telecamere o pass. Era solo una provocazione culturale, pensare a una zona protetta: avrebbe riguardato il 5% del parco circolante, ma si sono lamentati tutti. Figuriamoci estendere la Ztl. Semmai stiamo pensando ad altro”.

Cioè?
“Una pista ciclabile in via Roma, dalla Stazione a via Cavour, alternativa a quella di via Maqueda che è transitabile solo dalle 7 alle 10. Meno di un chilometro, ma che sarebbe fondamentale per la mobilità dolce: ci stiamo lavorando con la commissione competente e l’Università. Vorremmo posizionarla accanto alla corsia degli autobus che va verso la Stazione, delimitata da due cordoli. Aspettiamo solo l’autorizzazione del Ministero, sarebbe ovviamente protetta e lo spazio per le auto rimarrebbe. Consideriamo anche che lì è previsto il tram, quindi stiamo valutando pure i costi successivi: i cordoli sarebbero riutilizzabili altrove. In questo modo favoriamo anche l’intermodalità”.

Via Palinuro è fondamentale per pedonalizzare Mondello. A che punto siamo?
“I lavori stanno procedendo, ma per la pedonalizzazione di Mondello bisognerà aspettare il prossimo anno”.

Chiuderà la Favorita in estate?
“Io sono una sportiva, mi piacerebbe poterla chiudere ma al momento non mi sembra possibile. Da assessore e cittadina ho proposto di chiudere via Ercole la domenica mattina, dal 15 settembre al 15 aprile”.

Anello, passante ferroviario e collettore in via Roma. Cantieri che provocano disagi…
“I lavori per il collettore fognario in via Roma sono ripresi, su anello e passante stanno procedendo. Bisogna però convivere in modo adeguato con i cantieri e lo dice un’imprenditrice che, a causa del tram, ha spostato l’azienda da viale Regione siciliana a via Nuova. Ma è stata l’occasione per innovare, per cambiare: non tutti i mali vengono per nuocere”.

I vigili stanno elevando parecchie multe grazie allo street control…
“Siamo severi su questo punto, specie nella zona della Cala che è un collo di bottiglia ma in cui non toglieremo i semafori pedonali, anzi li aumenteremo quando avremo i fondi. Inoltre i palermitani devono stare attenti ai divieti, all’alta velocità e all’uso dei cellulari alla guida: ci sono troppe infrazioni, anche a Mondello”.

Se potesse lanciare un messaggio agli automobilisti palermitani… cosa direbbe loro?
“Sfruttiamo gli orari in modo intelligente: non tutti devono timbrare il cartellino, evitiamo le ore di punta. E poi guardiamo ai cantieri come a una porta sul futuro, non possiamo pensare sempre in negativo: aprire i cantieri è un segno di speranza per il futuro, penso ai miei figli che vivranno in una città migliore. Il mondo è in continua evoluzione. E infine un consiglio: Palermo è una delle poche città d’Italia pronta per l’identità digitale, possiamo usufruire di tanti servizi grazie a internet e senza muoversi dalla sedia. Basta digitare la nostra targa per capire se abbiamo preso una multa, si può prenotare una visita con un clic”.

Pubblicato il

22 Giugno 2018, 05:43

Condividi sui social