Politica

Ponte sullo Stretto, Schifani: “Ok della Regione al parere ambientale”

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10 Novembre 2024, 11:16

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PALERMO – “Il nucleo di coordinamento della Commissione tecnico-specialistica per le valutazioni ambientali per la Regione ha espresso, all’unanimità, parere favorevole con prescrizioni sull’istanza della società Stretto di Messina per la valutazione d’impatto ambientale relativa al collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Renato Schifani. “Si tratta – prosegue – di un passo decisivo per la realizzazione di un’infrastruttura che non è soltanto un simbolo di progresso, ma un’opera strategica e di importanza cruciale per la nostra regione”.

“Sosteniamo lo sviluppo infrastrutturale”

“La Sicilia, partecipando al finanziamento del progetto con i fondi Fsc, dimostra ancora una volta la propria volontà di sostenere uno sviluppo infrastrutturale – evidenzia il governatore – che potrà favorire la crescita economica, l’occupazione e migliorare significativamente la qualità della vita dei nostri cittadini, garantendo collegamenti più rapidi e sicuri”.

“Sono certo che il parere trasmesso alla Commissione Via-Vas nazionale, che si esprimerà nei prossimi giorni – conclude Schifani – costituirà un elemento importante per il positivo avanzamento dell’intera procedura di valutazione ambientale, portandoci sempre più vicini alla realizzazione di un progetto che rappresenta una sfida e un’opportunità per la nostra Isola e per l’intero Paese“.

Conte, “manca via libera sismico”

Nuova gravissima puntata sul Ponte sullo Stretto dopo i diversi rilievi sulle carenze sul piano tecnico, ingegneristico e ambientale, con progetti vecchi di oltre 10 anni e la figuraccia di documenti pieni di caratteri e tabelle illeggibili. Adesso l’Ingv fa sapere di non aver mai dato il via libera sismico sull’opera e che servono studi sulle faglie attive. Il governo faccia subito chiarezza in tutte le sedi e in Parlamento. Su quest’opera stiamo bloccando quasi 15 miliardi”.

Lo scrive il presidente del M5s Giuseppe Conte in un post su Facebook intitolato “Stanno inchiodando il Paese”. “Intanto – prosegue – i pendolari di tutta Italia, a partire da Calabria e Sicilia, sono costretti a viaggiare tra mille disagi e difficoltà. Non se ne fanno nulla dei plastici del ministro Salvini a favore di telecamera se passano ore davanti ai display delle stazioni per capire meglio l’entità di ritardi e interruzioni. Disagi che non sono legati a un “chiodo” come ci raccontano i ministri, ma a un Governo che ha fatto inchiodare il Paese”.

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“Si son ritrovati, senza neppure volerlo, – conclude – 209 miliardi che il mio governo ha portato da Bruxelles e non sanno spenderli per le infrastrutture che servono. Sanno solo dire “no”, come hanno fatto in Parlamento sull’urgenza di una Commissione che vigili sul Pnrr. Non possiamo bloccare 15 miliardi sulla propaganda e sui pasticci del governo”.

Angelini: “Solo propaganda”

È solo propaganda e nulla più del tutto irrilevante per la procedura VIA. La Regione è stata inadempiente nell’esprimere il proprio parere durante il periodo della consultazione stabilito per legge”. Lo dice Aurelio Angelini sociologo dell’Ambiente, tra gli estensori delle osservazioni al progetto del Ponte.

“Oggi per bilanciare la vicenda della INVG ha fatto una comparsata – afferma Angelini -. Nella fase consultazione pubblica scaduta il 13 aprile la Regione siciliana non ha espresso alcuna valutazione o osservazione, a differenza di Arpa Sicilia che ne ha presentato 35 di osservazioni”.

Oggi Schifani afferma che è stato reso un parere favorevole con prescrizioni dal Nucleo della CTS regionale – prosegue -. L’intervento della Regione è uno spot politico essendo irrilevante quanto deliberato dal Nucleo della CTS che non ha alcuna influenza sul processo decisionale della Commissione VIA Nazionale che si deve pronunciare sulla documentazione della Società Ponte sullo Stretto e sulle osservazioni che sono state presentate nei termini di legge”.

“La Commissione VIA nazionale – conclude – dovrà dimostrare di essere terza dall’evidente volontà politica di piegare la decisione alle sue volontà e dovrà decidere in linea tecnica, giuridica ed economica, attraverso una valutazione di merito del progetto definitivo e le osservazioni presentate sulle gravi carenze progettuali (franco navigabile, sismicità, faglie, etc.)” .

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10 Novembre 2024, 11:16

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