25 Luglio 2013, 15:55
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CALTAGIRONE – Oggi come ormai tradizione secolare la diocesi e la città di Caltagirone riabbracciano il Boanerghes, il Figlio del Tuono. San Giacomo Maggiore Apostolo, fra i prediletti di Gesù, torna fra la gente di Caltagirone per le date canoniche dei festeggiamenti. Apertura ufficiale delle Feste civili il 23 Luglio, quando a mezzanotte, la città ha partecipato come tradizione alla “Serata della Villa” un momento dedicato allo spettacolo Piromusicale che apre di fatto la settimana di San Giacomo.
Ieri sera e soprattutto stasera si rinnova a Caltagirone la Scala Illuminata, un arazzo di fuoco lungo la scala Santa Maria del Monte, composta da 142 gradoni in pietra lavica sulle cui alzate sono riproposti gli stili artistici della ceramica caltagironese, composto da oltre 3500 lumi in carta che vengono accesi poco prima del passaggio del Patrono presso la Piazza Municipio. A sfilare per le vie cittadine, il senato Civico con l’amministrazione comunale, il clero guidato da S.E. Mons. Calogero Peri, gli ordini cavallereschi del Santo Sepolcro e dei Cavalieri di Malta, le Confraternite cittadine e quella di San Jacopo de Compostela.
La tradizione prevede che la processione sia “avvisata” dal suono del “Tintinnabolo” una campana che viene condotta a spalla e che annuncia l’arrivo dei fercoli patronali. A seguire il Conopeo popolarmente definito “la tenda di San Giacomo”, pesante tenda di tessuti antichi portata a mano per tradizione da una famiglia caltagironese.
A seguire dopo le autorità civili e religiose il Fercolo di San Giacomo, opera seicentesca del catanese Vincenzo Archifel ed a seguire la cassa argentea che custodisce la reliquia donata nel 1457 città da Giovanni Burgio, vescovo di Siponto. Oggi i festeggiamenti saranno concentrati nel centro storico mentre il 31 luglio e il 1 agosto il Santo verrà condotto nella zona nuova della città per l’ottavario. Nella città è previsto come ogni anno un alto afflusso di curiosi e turisti che, in sempre più alto numero affollano la città dell’aquila in occasione delle feste patronali.
Stamani il solenne Pontificale è iniziato con una preghiera collettiva in ricordo del tragico deragliamento di Santiago de Compostela costato la vita ad oltre 70 pellegrini. Il comune di Caltagirone in questi anni ha intessuto numerosi rapporti con la capitale jacopea spagnola e sono in fase di definizione i preparativi per un futuro gemellaggio. La città ricorda infatti che i massimi rappresentanti della Giunta di Galizia invitati dal Centro Italiano di Studi Compostellani e dalla Confraternita di San Jacopo di Compostela hanno omaggiato la città che fu di Sturzo nella mostra internazionale sul Cammino allora benedetta da Giovanni Paolo II e che fece, come unica tappa in Italia oltre il Vaticano, Caltagirone. Quest’anno la crisi economica che attanaglia l’ente non ha impedito con l’aiuto di associazioni, di volontari e di un comitato per i Festeggiamenti, di garantire che gli appuntamenti della tradizione non venissero cancellati.
“E’ un momento in cui la nostra città – ha detto oggi il sindaco Nicola Bonanno all’uscita del Pontificale – riscopre il suo senso di appartenenza, dove le divisioni gli alterchi cedono il passo ad un momento di vera e sincera fratellanza e partecipazione a riti la cui memoria si perde nei secoli. Caltagirone supererà ogni difficoltà, ne sono certo e sono certo che, con lo stesso spirito di fattività che sta contraddistinguendo queste giornate saprà riprendere possesso del proprio futuro oggi minacciato da una crisi economica dinnanzi la quale la città saprà reagire. San Giacomo protegga noi la nostra amata città e le nostre famiglie.” Si attende per stasera il discorso che il Vescovo farà alla città in occasione della benedizione che verrà impartita con il braccio reliquiario di San Giacomo.
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25 Luglio 2013, 15:55