04 Giugno 2017, 05:40
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PALERMO – La raccolta porta a porta è pronta a decollare anche il centro. In questi giorni, infatti, Palermo Ambiente sta completando la distribuzione dei kit ai quasi 20 mila residenti delle zone intorno al Teatro Massimo e al Teatro Politeama: il “salotto buono” della città, tra luglio e agosto, dovrà così iniziare a effettuare una raccolta spinta, nella speranza di far aumentare la percentuale di differenziata che nel capoluogo siciliano si sarebbe ormai attestata intorno al 15%. Il programma prevede l’attivazione di tutti gli step entro i primi mesi del 2018.
Un progetto, quello di Palermo Differenzia 2, che ha dovuto scontare più di un problema: oltre alle difficoltà di avvio, che però sono state superate con la partenza del primo step in zona Strasburgo (novembre 2016), il Comune ha dovuto fare i conti con il sequestro del deposito Rap di Partanna Mondello in cui erano contenuti i kit da dare alle famiglie. Un imprevisto che ha rallentato le operazioni, sbloccatesi solo di recente.
In questi giorni gli addetti di Palermo Ambiente stanno consegnando gli ultimi kit e poi toccherà alla Rap la distribuzione dei carrellati e il ritiro dei cassonetti. A conti fatti, il secondo step potrebbe partire tra luglio e agosto: a quel punto, alle 8.605 famiglie di Strasburgo si aggiungeranno le 8.544 del centro. Palermo Ambiente ha però fatto sapere di stare anche preparando la distribuzione kit del terzo step, ossia il Borgo Vecchio, il centro storico e un altro pezzo del centro: in totale 9.122 famiglie e 20.488 residenti. Seguiranno il quarto step con il resto del centro storico e la zona portuale, il quindo e il sesto a Settecannoli, ossia quasi tutta la costa Sud, per un totale finale di 130.000 abitanti, di cui 120 mila residenti e 10 mila fluttuanti, che si aggiungono ai 130 mila di Palermo Differenzia 1.
Il futuro è già programmato: Palermo Differenzia 2, a meno di intoppi, dovrebbe completarsi entro i primi mesi del 2018 e poi potrebbe partire Palermo Differenzia 3, che comprende le borgate marinare. Poi sarà la volta della raccolta di prossimità, già sperimentata al Borgo Nuovo e che verrà estesa anche ad altri quartieri, e delle isole ecologiche.
Uno sforzo non indifferente, ma con un obiettivo preciso: consentire al capoluogo di risalire, e in fretta, le classifiche che lo vedono agli ultimi posti, tra le grandi città italiane, per raccolta differenziata. “In sei mesi siamo passati dal 7% di differenziata a quasi il 15 – dice il liquidatore di Palermo Ambiente Marcello Capetta – siamo indietro, ma stiamo recuperando terreno”. Del resto una differenziata bassa non conviene da nessun punto di vista, né economico né di prospettiva: la sesta vasca di Bellolampo è in esaurimento e il Comune ha presentato il progetto per la settima. Un crono-programma assai delicato che dovrebbe evitare problemi alla città, ma a patto che anche la differenziata aumenti. Non è un caso che la Rap, in questi mesi, abbia firmato intese e protocolli con enti, università e ospedali nella speranza di far diminuire i rifiuti da portare in discarica.
I primi segnali sono comunque incoraggianti: secondo i dati pubblicati sul sito internet di piazzetta Cairoli il porta a porta 2, su un totale di 18.500 abitanti serviti, nel peridio gennaio-aprile 2017, ha fatto registrare una percentuale del 71,1%. Su 1.585 tonnellate raccolte, il 42% è organico, il 12% carta e cartone, il 6,6% plastica e metalli, il 10,6 vetro. Il kit consegnato alle famiglie è composto da sacchi biodegradabili per l’umido, sacchi per la raccolta di imballaggi in plastica/metalli, due secchielli marroni per la raccolta di organico, un secchiello bianco per la raccolta di carta/cartone, un secchiello grigio per la frazione residuale non riciclabile e un secchiello verde per gli imballaggi in vetro, oltre a un vademecum.
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04 Giugno 2017, 05:40