03 Giugno 2016, 16:11
2 min di lettura
CATANIA – Sabato scorso, subito dopo l’incontro con il Senatore Scavone, verdiniano, braccio destro di Raffaele Lombardo e la conferenza stampa che ha illustrato la drammatica situazione finanziaria dell’Ente, il Sindaco Bianco ha fatto approvare alla Giunta la delibera per far assumere dal Comune un suo nuovo collaboratore. Con Delibera numero 90 del 28 maggio 2016 la Giunta Bianco ha infatti approvato “l’istituzione dell’ufficio staff del Sindaco” e l’assunzione per tutta la durata del mandato di un collaboratore esterno, quello che con pari funzioni nel contesto parlamentare viene chiamato “portaborse”.
Compiti del collaboratore saranno il “Supporto tecnico-organizzativo all’attività dell’Amministrazione, la redazione documenti su impulso del Sindaco, l’organizzazione di manifestazioni ed eventi”. Al “portaborse” del Sindaco verrà corrisposto “un emolumento unico, comprensivo di eventuali compensi per lavoro straordinario, per produttività etc., ragguagliato alla retribuzione contrattualmente stabilita per il personale comunale inquadrato in categoria giuridica D3, comprensivo della retribuzione di posizione massima prevista per gli assegnatari di Alta Professionalità”. Una somma che, comprensiva di stipendio, bonus e assegno di alta professionalità, arriva a circa 90mila euro in due anni. Soldi ovviamente pubblici da rintracciare nel bilancio comunale.
Ai sensi dell’art. 90 del TUEL che prevede la possibilità di istituire Uffici alle dirette dipendenze del Sindaco, l’Amministrazione avrebbe potuto scegliere di avvalersi di dipendenti di ruolo del Comune ma invece ha deciso di assumere un collaboratore esterno.
È paradossale che nella stessa stanza in cui pochi minuti prima l’Amministrazione dichiara di dover redigere un piano di tagli e chiede ulteriori sacrifici ai cittadini, la Giunta si riunisce per assumere un collaboratore esterno per svolgere mansioni evidentemente inutili visto che proprio l’amministrazione Bianco ne ha fatto a meno per tre anni.
È inquietante che tale impegno ad assumere il “portaborse” del Sindaco venga deliberato in fretta e furia, senza preavviso, poche ore dopo aver siglato l’intesa tra Bianco e i fedelissimi di Raffaele Lombardo.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale l’immediata revoca della delibera e annunciamo sin da subito che se il Sindaco intenderà procedere all’assunzione del “portaborse”, per giunta in assenza del bilancio di previsione 2016, provvedimenti e dichiarazioni saranno da Catania Bene Comune trasmessi alla Corte dei Conti per permettere una verifica sulla legittimità di tali atti.
Non possiamo accettare che in un momento così delicato di crisi finanziaria per l’ente, in cui appare superfluo elencare le priorità di spesa ormai sotto gli occhi di tutti, si impegnino 90mila euro pubblici per soddisfare le promesse che il Sindaco ha fatto a qualcuno. Catania non ha bisogno di organizzatori di eventi o altri consulenti ma del pagamento degli stipendi arretrati e di investimenti nei servizi sociali.
Comprendiamo l’insoddisfazione di qualche consulente a titolo gratuito che ora reclama un’assunzione e uno stipendio ma le amicizie e le promesse che Enzo Bianco fa a Palazzo non possono gravare sulla collettività, non possono essere pagate dalla città.
Si annulli il provvedimento, e qualora l’amministrazione lo volesse, con enorme arroganza, mantenere, sappia che bisogna rispettare la normativa sul conferimento di incarichi e svolgere una selezione pubblica.
Pubblicato il
03 Giugno 2016, 16:11