16 Settembre 2020, 19:44
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PALERMO – “Le notizie di un focolaio covid all’interno della struttura di Biagio Conte, dove vivono circa 800 persone, e che di fatto è una delle più grosse comunità della Sicilia, ci preoccupano molto” . A dichiararlo il commissario regionale della Lega, Senatore Stefano Candiani, il capogruppo a Palazzo delle aquile Igor Gelarda e il commissario Provinciale Alessandro Anello. “La promiscuità in cui, purtroppo , vivono queste persone rende questa struttura particolarmente fragile e permeabile alla diffusione del virus. E siccome Palermo è già teatro di numerosi focolai covid che si stanno sviluppando in questi ultimi giorni, temiamo che questo nuovo focolaio possa aggravare, e di molto, la situazione del Capoluogo siciliano. Per questa ragione chiediamo all’Assessorato regionale alla Sanità, all’Asp di Palermo e al comune delle misure energiche, eccezionali se serve anche dichiarando la struttura zona rossa, per contenere il focolaio. Chiediamo anche all’assessorato che provveda a effettuare tamponi su tutti gli ospiti della struttura. Nell’interesse di coloro che sono ospiti lì dentro e di tutta la comunità cittadina” concludono i tre esponenti della Lega.
“Senza voler fare dell’allarmismo gratuito, devo constatare che, alla luce degli ultimi dati di positività da coronavirus, e in particolare quelli che riguardano i tre migranti ospitati presso la struttura Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, il pericolo di un eventuale nuovo lockdown in Sicilia potrebbe essere reale. Un’eventualità che deve essere scongiurata con un intervento fermo e deciso, perché sarebbe davvero una catastrofe per la tenuta sociale e l’economia della nostra isola”. È quanto afferma l’europarlamentare della Lega Francesca Donato. “La mia preoccupazione è che proprio la struttura di Biagio Conte, che ospita ben 700 persone, possa diventare un focolaio senza controllo. Anche perché allo stato attuale la Missione Speranza e Carità è inadeguata sotto ogni profilo sanitario a tutelare dal rischio di contagio coloro che vi risiedono e che la visitano”.
“Non è tollerabile che si continui ad ignorare il problema che coinvolge i tantissimi sbarchi di clandestini. Un’irresponsabilità che non può celarsi dietro il presunto diritto all’accoglienza che, in realtà, non sussiste nemmeno in capo alla stragrande maggioranza degli immigrati irregolari. Servono, dunque, soluzioni serie, concrete e drastiche come l’evacuazione immediata della missione di via Archirafi, il trasferimento di tutti i suoi ospiti in strutture idonee site in altre regioni (visto che la Sicilia ne è priva) e l’attuazione immediata dei respingimenti, a partire da quelli verso la Tunisia, con una deroga alle ridicole ‘quote’ concordate dal Ministro Lamorgese che limitano i rimpatri a soli 40 a settimana”.
“Inoltre – ha aggiunto l’europarlamentare – segnalo che Malta in queste ore ha negato lo sbarco di ben 275 migranti che, imbarcati sull’ONG Open Arms, si stanno dirigendo verso il Porto di Palermo. Nessuno sanziona Malta o attacca il Governo maltese per queste violazioni? Se i respingimenti li fa Malta, nessuno obietta, mentre da noi non si può nemmeno parlarne? Tutto questo è inaccettabile, soprattutto adesso, a fronte di una situazione sanitaria ad altissimo rischio per i cittadini siciliani”.
“Se è legittimo per Malta rifiutare di accogliere i clandestini – ha concluso la Donato – deve esserlo a maggior ragione per l’Italia, in cui i casi di migranti irregolari positivi al Covid-19 si moltiplicano e rischiano di innescare una nuova bomba epidemica. L’Italia e la Sicilia in primis, non possono permetterselo”.
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16 Settembre 2020, 19:44