“Posteggiamo i posteggiatori” | domenica assemblea pubblica

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22 Ottobre 2013, 17:30

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PALERMO – Un’assemblea pubblica cittadina, all’aria aperta, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle piaghe che attanagliano Palermo, quella dei posteggiatori abusivi. L’idea è del gruppo “Posteggiamo i posteggiatori” che, attraverso il passaparola a suon di click sul social network Facebook, ha dato una ‘strigliata’ alle coscienze di molti automobilisti nostrani portandoli ad opporsi all’euro ‘per il caffè’ puntualmente richiesto per le strade palermitane. L’appuntamento, il primo in città, è previsto per domenica 27 ottobre sul lungomare della Cala, all’altezza della Chiesa di S. Maria della Catena dove, a partire dalle 16.30, si alterneranno numerosi interventi di coloro che, “mettendoci la faccia”, hanno deciso di raccontare gli episodi e le minacce subite in prima persona. Ma non è tutto. Durante l’evento, infatti, si discuterà azioni di ‘disturbo’ da intraprendere, in questi mesi, per contrastare il racket del posteggio.

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Nato circa un anno fa, il gruppo conta oggi quasi diecimila iscritti. E così in una città in cui il pizzo del parcheggio è una vera deriva sociale, i giovani promotori dell’iniziativa vogliono invitare i concittadini a ragionare su cosa significhi continuare ad “abbassare la testa per paura”. “L’idea di un’assemblea pubblica per confrontare punti di vista e opinioni ci ha allettato sin dal primo momento – dice Marcello Fazio, uno degli amministratori del gruppo su Facebook –. Oggi, il sogno, finalmente si realizza”. I posteggiatori abusivi spuntano “come i funghi – prosegue – e costituiscono uno dei motivi maggiori di stress per gli automobilisti. Mentre l’amministrazione continua a litigare su episodi blandi e i salotti si riempiono di persone a cui piace parlare di alta politica Palermo continua ad essere preda dell’illegalità e patria del terrore. Fuori è presente una piaga che pesa sulle tasche delle famiglie e le costringe a sborsare denaro per circolare sul nostro stesso territorio. Adesso la mentalità deve cambiare”. La speranza, dunque, è quella di coinvolgere più gente possibile: “Non abbiamo una lira – conclude Fazio -, ma è pur vero che ad oggi siamo diecimila. Domenica la strada si riempirà di menti oneste e buone proposte. Palermo può e merita di cambiare”.

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22 Ottobre 2013, 17:30

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