10 Marzo 2010, 13:09
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La lettera di denuncia di Giulio Di Chiara, uno dei fondatori del comitato cittadino “Mobilità Palermo”, corredata di foto piuttosto eloquenti, sul comportamento dei vigili urbani impegnati davanti lo stadio, ha scatenato un coro di reazioni polemiche. “Cosa ci stanno a fare se davanti ai bagarini o alle auto posteggiate in doppia fila rimagono con le braccia conserte?”, si chiedono in molti. Livesicilia ha girato la domanda a Serafino Di Peri, comandante dei vigili urbani di Palermo.
Comandante Di Peri, ogni volta che gioca il Palermo l’intera zona intorno allo stadio è un inferno: parcheggi in seconda e spesso in tripla fila, posteggiatori abusivi e gli immancabili bagarini. Tutto questo sotto gli occhi dei vigili urbani, secondo la denuncia di “Mobilità Palermo”. Cosa succede?
“Vorrei precisare che il nostro compito principale è quello della viabilità. Ci occupiamo anche dei venditori ambulanti, ma il problema dei bagarini non è di nostra competenza. Si tratta di reati di natura tributaria, per cui è necessaria una denuncia”.
I bagarini non sono di vostra competenza, ma resta il problema dei parcheggi selvaggi e dei posteggiatori abusivi. Anche questo non vi riguarda?
“E’ un problema che riguarda anche le altre forze. I carabinieri, la polizia. Intorno allo stadio non ci sono parcheggi, la gente non ha un luogo specifico dove lasciare l’automobile. Si è raggiunta una sorta di pax, di compromesso: permettiamo ai cittadini palermitani di andare allo stadio, senza fargli pagare altri 78 euro di multa. E’ inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Tengo però a sottolineare che quello di Palermo è uno stadio in cui non è successo nulla di grave. Le bottigliette non entrano, la zona è sicura e questo grazie anche al lavoro dei vigili sotto la supervisione della questura”.
Non è un problema solo di stadio: l’intera città è soffocata dalle auto posteggiate in ogni modo e in ogni luogo e le critiche continuano a piovere copiose sul Corpo dei vigili urbani …
“Io cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno: qui a Palermo verbalizziamo, facciamo molte multe, cerchiamo di battere l’intero territorio. Il fatto è che il problema è molto diffuso e noi siamo sotto organico. Servirebbero più uomini, da soli non ce la possiamo fare. Stiamo cercando di provvedere con mezzi automatici di rilevazione delle doppie file e dei posteggi abusivi. Però quello del parcheggio è un problema di civiltà, è un fenomeno troppo diffuso, il territorio della città è molto vasto, quindi dipende anche dal cittadino la soluzione del problema”.
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10 Marzo 2010, 13:09