28 Maggio 2010, 15:57
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Dentro e fuori dall’Insula 3 dello Zen2 continuano ad essere le cause dei poveri, da un lato e dall’altro, a scontrarsi. E al centro è ancora la gestione delle case popolari del quartiere. Questa mattina in un’altra insula situata dietro alla parocchia dello Zen 2, in via Costante Giardengo n° 16, la polizia è intervenuta per effettuare un nuovo sgombero. Al terzo piano della scala F, vivevano abusivamente due ragazzi, Filippo Fioretto e Giuseppa Faja. I due, nel maggio 2009, avevano occupato la casa della signora Francesca Carista, a lei assegnata dall’istituto autonomo case popolari (IACP) nel 1991 e attesa da 20 anni. E’ passato un anno da quando la figlia della signora Carista, Tommasa Messina, passando sotto l’appartamento aveva scorto le tapparelle alzate. Ma non doveva esserci nessuno nella casa della madre che i quel momento si trovava in Puglia, ospite da un’altra delle sue figlie. Subito è scattata la denuncia: “Ma nulla è stato fatto, perchè occorreva da parte dello IACP un documento in cui mia nonna sarebbe risultata assegnataria”, racconta Maria, nipote della signora Carista. Dal momento dell’occupazione, la signora Carista vive in casa di una delle sue figlie, allo Zen 2. Alla signora Carista, pur pagando regolarmente le tasse, non è mai arrivata, infatti, nessuna bolletta di locazione dello IACP. Ma la lettera di sanatoria, datata 1990, attesta l’assegnazione della casa alla signora. ” Questo foglio, – racconta ancora Maria – doveva essere regolamentato. Ma questo iter burocratico, iniziato dalla mia nonna solo due mesi prima, non era stato ancora completato, quando la casa è stata occupata”. Ma niente Documento, niente sfratto, nei confronti dei due abusivi. L’avviso di sfratto è arrivato solo dopo il secondo serviizo delle Iene, quello del 22 aprile 2010. “Io sono andata allo IACP per avere informazioni sulla situazione della mia casa: “Signora ma che ci viene a fare qua?” mi dicevano prendendomi in giro”. Questa mattina il provvedimento di sgombero è stato eseguito dalle forze dell’ordine, che però non avevano ancora stabilito le precauzioni da prendere nei confronti della signora Carista, minacciata e intimidita sia durante, che prima dello sgombero.
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28 Maggio 2010, 15:57