Palermo

Precari Covid a Palermo, quanto costano e quanti sono

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27 Febbraio 2023, 18:16

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PALERMO – I loro contratti scadono il 28 febbraio. Sono 717 i lavoratori in forza all’Asp di Palermo che attendono un segnale. Lo scorso dicembre l’Ars approvò un emendamento al ddl sulle variazioni di bilancio e ci finirono dentro anche i soldi per il rinnovo dei contratti.

In due mesi – gennaio e febbraio – il personale assoldato quando c’era da affrontare l’emergenza Covid è costato alle casse dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo circa mezzo milione di euro.

Si tratta di medici, infermieri, tecnici e amministrativi. Lavorano 12 ore alla settimana. L’emergenza Coronavirus non c’è più. Resta un presidio nelle Usca. Tutti gli altri lavoratori sono stati impiegati con mansioni diverse: dai Centri di prenotazione agli uffici anagrafe.

Bisogna fare i conti con i posti delle piante organiche e i soldi che servono per affrontare un nuovo rinnovo. L’assessore Giovanna Volo ha chiesto ai manager di fare una ricognizione del personale.

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Ed ecco il primo nodo: non ci sono ancora numeri ufficiali ma l’Asp palermitana non ha necessità di questo personale, anche e soprattutto alla luce del fatto che tanti posti vacanti sono stati coperti con precedenti concorsi pubblici. Sono i concorsi, infatti, a regolare l’accesso nella pubblica amministrazione.

E poi c’è il tetto di spesa per il personale, che per il 2023 in Sicilia è da tagliare di almeno 67 milioni di euro. Così c’era scritto nell’ultima direttiva a firma dell’ormai ex dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca.

La Sicilia, terminata l’emergenza, non potrà contare sui soldi – finora sono stati 455 milioni – che lo Stato ha finanziato per l’emergenza Covid. Bisogna tagliare la spesa. E una parte dei tagli riguarda proprio il personale. Compresi i 717 contrattisti che attendono la data del 28 febbraio con ansia e nella speranza di un nuovo rinnovo.

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27 Febbraio 2023, 18:16

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