Precari, stabilizzazione per 651 | Falcidiata la produttività - Live Sicilia

Precari, stabilizzazione per 651 | Falcidiata la produttività

Concorso per 10 funzionari, ma è scontro sul Fondo servizi: la protesta dei sindacati.

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Il comune di Palermo è pronto ad assumere 10 funzionari all’esterno e ad avviare le stabilizzazioni dei 651 precari che, nel giro di due anni, potranno firmare i contratti a tempo indeterminato, ma per tutti gli altri si annunciano tempi duri con la produttività ridotto al lumicino e i sindacati pronti alla mobilitazione. E’ questo l’esito dell’incontro che si è tenuto ieri tra l’amministrazione Orlando e i sindacati di Palazzo delle Aquile.

Un vertice che è solo uno dei passaggi di una vicenda lunga e complessa che si trascina da mesi, tra annunci allarmistici e pericoli paventati, e che adesso sembra, almeno per i precari, concludersi con un lieto fine. Per quanto riguarda i 53 ex articolo 23, chiamati comunemente “articolisti”, l’approvazione del bilancio consolidato ha fatto scattare il disco verde e, tra dicembre e gli inizi di gennaio, dovrebbero firmare tutti il passaggio a tempo pieno e indeterminato, in virtù di un percorso iniziato oltre un anno fa.

In bilico c’erano invece i 598 di “Palermo Lavoro”, ossia Lsu che in passato hanno preferito restare a tempo determinato pur di mantenere una qualifica più alta. I paletti fissati dalla legge Madia, però, rischiavano seriamente di impedire la firma di ulteriori proroghe e così gli uffici comunali, Ragioneria in testa, hanno studiato la materia e trovato una scappatoia: grazie al combinato disposto di alcuni commi e alla spesa sostenuta nel triennio precedente, infatti, Palermo potrà stabilizzarli tutti e non sarà obbligato ad assumerne altrettanti all’esterno. In pratica i 598 vedranno il proprio contratto trasformarsi da determinato a indeterminato, ma comunque rimanendo con le ore attuali e quindi part-time: un’operazione che al Comune costerà 15 milioni di euro l’anno e che dovrà passare comunque da una procedura selettiva; nelle more, si potranno rinnovare i contratti.

Per rispettare la legge, però, si faranno anche alcune assunzioni all’esterno, anche se pochissime se paragonate al numero dei precari: piazza Pretoria dovrà infatti indire concorsi pubblici per assumere 10 funzionari, di cui cinque amministrativi e cinque contabili, al costo di 342 mila euro l’anno, oltre al concorso per dirigenti già in corso.

Ma le buone notizie finiscono qui. Il fondo di efficienza servizi, ossia quel calderone in cui finiscono i soldi per pagare la produttività di tutti i dipendenti comunali, dal 2019 e per i successivi cinque anni dovrà fare a meno di oltre sette milioni di euro e sarà quindi falcidiato: una decisione dovuta al parere contrario del Revisori dei Conti, espresso anche sulla scorta dei richiami del ministero dell’Economia e del fatto che l’Oiv, il nucleo di valutazione, non ha dato il via libera. Una vicenda complessa e intricata, ma che fa infuriare i sindacati e che sarà oggetto di un nuovo incontro previsto per giovedì prossimo.

“L’amministrazione ha presentato un impegno formale attraverso il piano triennale di stabilizzazione per chiudere le procedure dei dipendenti ex articolo 23, insegnanti e redattori, centralinisti e altro ancora entro il 2018 e, dal 2019, avviare il processo di stabilizzazione per tutti i dipendenti a tempo determinato – dicono in una nota Csa, Cgil e Uil – Inoltre abbiamo stabilito che a partire da gennaio riprenderanno le procedure di stabilizzazione sia per i 75 colleghi ex Palermo Lavoro che ancora attendono la stabilizzazione, che per gli Asu ancora sospesi. Abbiamo chiesto inoltre che le risorse dei pensionamenti, dal 2019 in poi, vengano destinate all’incremento orario, inoltre si dovrà procedere a una riqualificazione di tutti i dipendenti comunali attraverso le progressioni verticali per tutte le categorie. Abbiamo avuto anche rassicurazioni che, a partire dal primo gennaio, riprenderà l’erogazione dell’integrazione oraria per i lavoratori 331, le cui somme sono state previste in bilancio”.

“Per quanto riguarda l’accordo economico 2018 – continuano le sigle sindacali – abbiamo appreso del taglio al Fes, il Fondo efficienza servizi, operato in seguito alla mancata certificazione del collegio dei revisori dei conti che, anziché decidere su equilibrio e sostenibilità contabile, ha comunicato di condividere il parere del Mef, disconoscendo l’iter condiviso a favore dei servizi e dei lavoratori che vengono così penalizzati oltremodo e senza ragione. Abbiamo espresso le nostre criticità alla delegazione trattante e non esiteremo a bloccare già da gennaio tutte le prestazioni, senza le garanzie di un contratto decentrato esigibile”.

Grazie ai fondi non spesi per le posizioni organizzative, il Comune ha garantito il pagamento del residuo 2018 (terzo quadrimestre), pari in media a 250 euro a dipendente. “Per il 2019 abbiamo chiesto di non tenere conto della nota dei Revisori – concludono i sindacati – e proposto alternative che saranno vagliate dall’amministrazione. Non possiamo rinunciare a grossa parte del salario accessorio a danno dei lavoratori e dei cittadini che non riceveranno i servizi: vogliamo risposte utili e concrete o non esiteremo ad attivare la mobilitazione dei lavoratori”.

“Si avvia a definitiva chiusura la stagione del precariato al comune di Palermo – sottolinea il sindaco Orlando – grazie al lavoro svolto in questi mesi dal settore delle risorse umane e dalla ragioneria, che hanno individuato i passaggi formali necessari per dare seguito all’indirizzo politico venuto dalla Giunta rispettando i non pochi paletti fissati dalla normativa vigente. Per centinaia di famiglie si conclude così un lungo periodo di incertezza, che in alcuni casi andava avanti da decenni”. Per l’assessore alle Risorse umane Gaspare Nicotri “si tratta di un risultato storico anche in considerazione del fatto che avviene in un momento non facile per gli enti locali, stretti fra tagli e normative sempre più limitanti. E’ una conferma del buon operato degli Uffici che hanno individuato modalità e risorse per garantire finalmente una stabilità a questi rapporti di lavoro”.

LE REAZIONI

“L’unica certezza è che l’amministrazione concederà la proroga a tutti i contratti in scadenza, rimandando la questione delle stabilizzazioni e dell’aumento delle ore al biennio 2019/2020. Contrariamente agli annunci, non c’è alcuna certezza per i lavoratori precari”. Così Salvo Lo Gelfo e Pietro Chiaramonte, segretario aziendale al Comune di Palermo e coordinatore provinciale della Cisl Fp Palermo Trapani, hanno commentato il piano presentato alle organizzazioni sindacali dai vertici del Comune di Palermo. “In un contesto normativo e politico che favorisce finalmente l’uscita definitiva del precariato – continuano Lo Gelfo e Chiaramonte – si continua a rimandare la soluzione del problema. Abbiamo chiesto all’amministrazione di presentare già a partire da gennaio 2019 un piano concreto, dove emergano in maniera dettagliata le procedure, i tempi, e i costi per la stabilizzazione di tutti i precari, come previsto dalle normative di legge”. La Cisl Fp ha posto una serie di paletti per esprimere un parere positivo rispetto alle proposte del management comunale. “Chiediamo – aggiungono Lo Gelfo e Chiaramonte – che venga istituito un tavolo tecnico per riformulare il programma triennale delle assunzioni 2019/2021 per non escludere dalle stabilizzazioni nessun lavoratore, Asu e i restanti Lsu del bacino Palermo Lavoro. Inoltre chiediamo che si preveda nella programmazione l’aumento ore a partire dal 2019 per tutto il personale part time e che si riveda la programmazione dei profili e delle categorie, oltre che la previsione del monte ore dei lavoratori Asu, tenendo conto delle professionalità acquisite. Sul Fondo Efficienza Servizi, abbiamo contestato il taglio sostanziale delle risorse economiche. Il segretario generale del Comune di Palermo, Antonio Le Donne, preso atto delle nostre critiche, ha riconvocato le sigle sindacali per giovedì 13 dicembre, garantendo che cercherà di trovare una soluzione per la copertura finanziaria del salario accessorio”.

“I lavoratori precari del comune di Palermo potranno finalmente avere contratti a tempo indeterminato: un successo straordinario e storico per oltre 650 dipendenti e per le loro famiglie”. Lo dice il capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici, commentando l’esito dell’incontro tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali. “Si chiude così un’epoca fatta di incertezze – continua Chinnici – non solo per questi dipendenti, ma soprattutto per i servizi alla città che così potranno essere garantiti. Entro dicembre gli articolisti firmeranno i contratti, mentre per i quasi 600 ex ‘Palermo Lavoro’ la stabilizzazione arriverà entro il 2020; per gli altri già da gennaio si lavorerà per trovare ulteriori soluzioni. Resta il problema del Fes, il Fondo di efficienza servizi, su cui si dovrà lavorare per trovare una soluzione che salvaguardi i lavoratori e i loro diritti”.


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