Prefetto e Crocetta lo bacchettano |Catanzaro fa marcia indietro

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08 Luglio 2015, 18:00

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PALERMO – Adesso è muro contro muro. Dopo la lettera di ieri, con la quale il Gruppo Catanzaro ha annunciato la chiusura delle porte ai rifiuti della provincia di Palermo, scendono in campo il presidente della Regione Rosario Crocetta e la prefettura di Agrigento. Con un ordine perentorio messo nero su bianco, stavolta, con un’ordinanza del governatore: i rifiuti devono andare nella discarica di Siculiana. E in questi minuti i primi camion stanno materialmente entrando nella struttura dell’Agrigentino, che secondo l’azienda che la gestisce può accogliere al massimo 140 tonnellate al giorno ma dovrà riceverne oltre 500.

ll caso era scoppiato stamattina. A sollevarlo era stata la lettera del Gruppo Catanzaro, che aveva messo a disposizione “quale atto di spontanea collaborazione” una “residua disponibilità per circa 140 tonnellate al giorno”. Ora, invece, la retromarcia dell’azienda, che dopo l’intervento della prefettura annuncia la disponibilità ad accogliere l’immondizia proveniente da Altofonte, Bagheria, Balestrate, Belmonte, Borgetto, Capaci, Carini, Casteldaccia, Cinisi, Ficarazzi, Giardinello, Isola delle Femmine, Montelepre, Partinico, Santa Flavia, Terrasini, Torretta, Trappeto, Villabate, Bisacquino, Bolognetta, Campofiorito, Camporeale, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Godrano, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Monreale, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseoppe Jato, Santa Cristina Gela, Vicari, Altavilla Milicia, Baucina, Campofelice di Fitalia, Cefalà Diana, Ciminna, Mezzojuso, Ventimiglia di Sicilia e Villafrati. Almeno fino al 15 luglio. Almeno fino al prossimo scontro.

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08 Luglio 2015, 18:00

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