29 Novembre 2012, 16:46
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PALERMO – La vigilia del concorso a cattedre si avvicina e si scatenano le critiche sulla fase attuativa delle prove d’esame. Il primo appuntamento per l’esercito dei più di 321.000 candidati (47.753 solo in Sicilia, seconda regione d’Italia come numero di domande) è la prova di preselezione del 17 e 18 dicembre. Più di 2000 scuole in tutta Italia sono state selezionate per ospitare nelle loro aule informatiche questa prova computer based, che ogni candidato svolgerà utilizzando il software elaborato dai tecnici del Miur.
Stop alle lezioni in queste scuole (in Sicilia sono più di 200) nei giorni della prova e stop alle attività didattiche nelle aule informatiche almeno un giorno prima, per consentire l’installazione del software. “La “cannibalizzazione” della scuola per fare fronte alle sempre più frequenti emergenze create da un decisionismo che, alla prova dei fatti, si rivela miope e pressapochista, si estende ormai fino ad intaccare il suo nocciolo, ossia l’attività didattica – si legge nel comunicato diramato oggi dal sindacato di base Usb – anch’essa a quanto pare è ormai istituzionalmente un optional, che può essere sacrificato a qualsiasi trovata “riformista””.
I sindacati sono sempre stati contrari al concorso indetto da Profumo nel merito (è uno strumento che non agevola, nonostante la retorica, l’ingresso dei giovani nella scuola e di fatto il suo esito stravolgerà le graduatorie già esistenti, è il succo della critica). Ma anche sulla gestione pratica del concorso sono state mosse critiche.
Sarebbero state contattate, in questi giorni, “ulteriori istituzioni scolastiche rispetto a quelle già individuate, a partire da una richiesta di disponibilità fatta pervenire all’inizio di Ottobre, sulla base di una previsione delle necessità di aule attrezzate fatta dal Ministero che, com’è noto, è stata ampiamente superata”. Delle scuole “di riserva” cioè, alle quali sarebbe stato chiesto di individuare “nella giornata stessa” referenti per le procedure tecnico-informatiche e amministrative. Dove sarà reperito questo personale e come sarà utilizzato nelle giornate preconcorsuali? Nel comunicato, l’Usb solleva perplessità anche in merito alla costituzione delle commissioni giudicatrici (per le quali è stato pubblicato un bando pochi giorni fa, CLICCA QUI). “Se, come probabile, non si faranno avanti abbastanza colleghi per coprire il fabbisogno, come verrà reclutato il personale necessario?”
Sterile polemica quella sullo stop alle lezioni: ogni scuola potrà in autonomia organizzare il recupero delle ore di attività didattica perdute, rispondono dalla task force istituita dall’Ufficio scolastico regionale siciliano per il concorso.
I funzionari spiegano anche che l’individuazione di un certo numero di scuole “di riserva” è una procedura standard, che serve a ovviare a qualsiasi imprevisto possa verificarsi nelle sedi scelte dal Ministero. Inoltre le prime rilevazioni erano state condotte prima dello scadenza per la presentazione delle domande, quando ancora si prevedeva che il numero dei candidati sarebbe stato inferiore a 200.000. Potrebbe inoltre verificarsi il fatto “tipico” di candidati finora esclusi dalla prova, che avranno presentato ricorso e che potrebbero essere ammessi con ordinanze sospensive, per i quali sarà necessario approntare delle sedi in più.
Il personale necessario, sia per l’espletamento delle attività burocratico amministrative sia per l’assistenza tecnico informatica, sarà individuato dai dirigenti scolastici fra le risorse interne, spiegano ancora dalla direzione dell’Usr. Il software concepito dal Ministero per l’esame si auto installa e non richiede interventi specialistici. Nella giornata precedente al concorso, comunque, verranno effettuate delle simulazioni.
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29 Novembre 2012, 16:46