Presentato il libro| del principe Alliata

16 Aprile 2016, 17:11

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CATANIA – “Non un libro nostalgico, ma proiettato nel futuro così come ha vissuto la sua esistenza Francesco Alliata di Villafranca”, l’instancabile principe lavoratore che ha trasformato in oro quasi tutto quello che ha toccato. Così lo hanno descritto i tanti amici, esperti di cinema e dell’imprenditoria assieme alla sorella Vittoria Alliata, ieri in occasione della presentazione del libro, “Il mediterraneo era il mio regno, memorie di un aristocratico siciliano” edito da Neri Pozza e scritto dal principe poco prima della morte avvenuta nel luglio 2015. L’iniziativa svoltasi al Coro di Notte del Monastero dei Benedettini è uno dei corsi di giornalismo culturale e storia e critica del cinema del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Catania. Ma soprattutto è nata come un “doveroso omaggio a un grande protagonista della cultura e dell’imprenditoria che ha vissuto e operato a lungo nella città di Catania”, come hanno commentato i presenti fra cui Vittoria Alliata di Villafranca (scrittrice e arabista, figlia dell’autore) i docenti Maria Lombardo e Alessandro De Filippo, Ivano Mistretta (studioso dell’opera della Panaria Film), Francesco Altamore, studioso di storia dell’imprenditoria siciliana, Francesco Alliata.

“Ero convinto che la Sicilia fosse la terra delle potenzialità inesplorate e che il mio compito, la mia vocazione, il mio destino fossero di farle emergere”. Questa frase riportata sul retro di copertina definisce bene la personalità e la genialità di Francesco Alliata, aristocratico siciliano pioniere della cinematografia subacquea, imprenditore illuminato che ha dedicato tutta la vita a iniziative che hanno lasciato il segno nell’arte e nell’imprenditoria. Alliata ha fondato la Panaria Film produttrice di film con “La carrosse d’or” di Jean Renoir e “Vulcano” di William Dieterle con Anna Magnani. “Un uomo che ha vissuto con grande intensità la sua vita e le sue innumerevoli esperienze. Ha creduto tanto nelle risorse della sua terra, dove si è scommesso. Certamente non tutto è stato semplice per lui, perché non è stato sempre gradito da tutti. Si faceva fautore di un’economia liberale, un modello troppo distante per una terra come la nostra, specie a quei tempi. Era uno che stava dall’altra parte e per questo ne ha pagato le conseguenze”, ha detto Francesco Altamore.

“Il volume è uno spaccato di storia d’Italia – continua – attraverso la vita avventurosa di un uomo che avrebbe potuto dormire sugli allori della nobile casata (Principi Alliata di Villafranca) e invece si è speso per conoscere, creare e inventare. Una lezione di creatività e coraggio per i giovani”. Un principe che amava sporcarsi le mani che tanto attraverso le sue idee si prodigava per fare rete, per condividere e diffondere l’amore per la sua terra nel mondo. “La passione e l’entusiasmo sono stati il motore che gli ha consentito di fare tutte le cose che ha fatto nella sua vita”, ha affermato la professoressa Maria Lombardo. Ma il cinema è stato il primo settore che ha rivoluzionato Francesco Alliata, grazie all’invenzione delle riprese subacquee.

“Fu il primo a filmare i fondali delle Isole Eolie. Ha inaugurato una stagione straordinaria del cinema. E oggi quelle riprese costituiscono un patrimonio inestimabile. I suoi cortometraggi hanno fatto il giro del mondo”, – ha spiegato, Ivano Mistretta, studioso dell’opera della Panaria Film. Ma non solo imprenditore nel cinema. Francesco Alliata ha anche trasformato e lasciato il segno nell’industria dei gelati. “Ha inventato una tecnica per conservare e esportare nel mondo le granite e i sorbetti siciliani. Era un uomo sempre dotato di un grande fiuto imprenditoriale e appassionato di innovazione”, ha commentato Vittoria Alliata. “Questo libro a mio avviso rappresenta l’anti Gattopardo, ecco perché credo vada letto. E’ una grande lezione di vita che mio padre ha lasciato a noi siciliani”, ha detto infine la figlia dell’autore.