10 Giugno 2013, 13:22
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PALERMO – Nella corsa alla poltrona più alta dell’Autorità portuale di Palermo si inserisce un nome a sorpresa, quello di Vincenzo Cannatella, fedelissimo di Renato Schifani. Un nome che il capogruppo del Pdl al Senato starebbe facendo di tutto per mettere alla guida dell’Ente che, negli ultimi dieci anni, è stato diretto da Antonino Bevilacqua e che oggi è l’oggetto di una corsa a due con Lorenzo Ceraulo.
L’Autorità portuale, infatti, è uno dei posti di maggior potere dell’Isola, crocevia di investimenti milionari e non è un mistero che sia puntualmente al centro di estenuanti trattative trasversali: a fare la nomina è il ministero dei Trasporti ma con l’avallo del governatore della Regione, anche se nella scelta del presidente hanno un loro peso i comuni di Palermo e Termini Imerese, oltre alla Provincia.
Il favorito, attualmente, è Lorenzo Ceraulo: ex assessore alle Infrastrutture di Diego Cammarata, è considerato un esperto di primo livello anche per i suoi trascorsi al Genio civile opere marittime. Un curriculum di tutto rispetto che gli avrebbe procurato una condivisione bipartisan: assessore di centrodestra, è gradito sia all’attuale commissione Bevilacqua, vicino a Gianfranco Micciché, sia al sindaco di Termini Salvatore Burrafato, legato al senatore Pd Beppe Lumia e quindi al governatore Crocetta.
E visto che sarebbero ormai in calo le quotazioni degli altri pretendenti (si sono fatti i nomi di Vito Piraino, Giovanni Tesoriere e Giuseppe Todaro), la corsa sarebbe proprio tra Ceraulo e la “new entry” Cannatella. Ingegnere e presidente dell’Unasca (l’unione nazionale autoscuole), è da sempre un fedelissimo di Schifani che già durante la seconda sindacatura Cammarata lo mise prima alla vicepresidenza dell’Amat e poi alla presidenza dell’Amap (rispettivamente le società partecipate del trasporto pubblico e dell’acqua).
Il tentativo dell’ex presidente di Palazzo Madama, secondo alcune voci, non sarà dei più semplici soprattutto perché i tempi sono ormai stretti: il mandato di Bevilacqua è scaduto a dicembre e attualmente l’ingegnere ricopre il ruolo di commissario fino alla nomina del suo successore. Ma piazzare Cannatella, per Schifani, potrebbe significare molto più che piazzare un fedelissimo in un posto chiave: ceduta la poltrona a Piero Grasso, il capogruppo dei senatori Pdl ha bisogno di dimostrare di essere ancora lui l’uomo forte dei berlusconiani in Sicilia. E mettere una bandierina su una casella così prestigiosa come quella dell’Autorità portuale sarebbe una grande prova di forza verso eventuali avversari interni ed esterni.
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10 Giugno 2013, 13:22