Presidenze, cda, alta burocrazia| Orlando si prepara al cambio

di

28 Maggio 2012, 21:24

3 min di lettura

Consigli di amministrazione, presidenza delle commissioni consiliari, guida di Sala delle Lapidi, direttore e segretario generale del comune. Continuano dietro le quinte le trattative per ridisegnare la nuova geografia del potere firmata Leoluca Orlando, mentre la giunta muove i primi passi e gli assessori prendono possesso degli uffici.

Partiamo dalla burocrazia comunale. Le ipotesi in campo, al momento, sono due: la prima vede Gabriele Marchese, attuale dirigente per i servizi cimiteriali, prendere il posto del capo di gabinetto Sergio Pollicita, nato orlandiano ma avvicinatosi nel tempo a Diego Cammarata; la seconda, invece, vede Pollicita restare al suo posto e Marchese andare a guidare la Polizia municipale, succedendo così al comandante Serafino Di Peri ormai prossimo alla pensione. Partita più difficile per il resto dei dirigenti, visto che i contratti sono stati rinnovati recentemente e non possono essere disdetti. Passiamo al direttore generale: nei programmi di Orlando ci sarebbe quello di scegliere un manager esterno, ma il capitolo di spesa per la sua retribuzione è stato azzerato, qualche anno fa, dal consiglio comunale. Una decisione che spinse Cammarata a dover attingere dal fondo di riserva per pagare lo stipendio a Gaetano Lo Cicero. E poi c’è il divieto, approvato sempre da Sala delle Lapidi, di firmare qualsiasi forma di contratto con professionisti esterni all’amministrazione. La legge permette al sindaco di nominare solo quattro esperti. Per il segretario generale si potrà attingere invece da un apposito albo; per il posto di vice in pole position Sergio Forceri.

Articoli Correlati

Per quanto riguarda il consiglio comunale, è corsa a tre per la successione ad Alberto Campagna. I rumors danno in campo Aurelio Scavone, Salvatore Orlando e Alberto Mangano, mentre le vicepresidenze potrebbero andare alle opposizioni. Un gesto di distensione da parte di Orlando, che sin dal suo insediamento ha detto di non voler lottizzare Piazza Pretoria ma di voler aprire anche ad altre forze politiche. Un ragionamento che potrebbe spingerlo a cedere anche la presidenza di un paio di commissioni, riservando le altre a uomini dell’Idv. Un gruppo consiliare che conterà almeno 30 componenti e che sarà formato per lo più da persone che sono al debutto in politica: per questo i posti di responsabilità dovrebbero andare ai consiglieri uscenti riconfermati. Per Nadia Spallitta, per esempio, sarebbe pronta la presidenza dell’Urbanistica.

Infine le partecipate. Gli attuali cda, nonostante l’invito del sindaco a farsi da parte, potrebbero non essere così accondiscendenti, forti anche di un contratto che è ancora valido. Anche se alcuni hanno già annunciato l’intenzione di fare un passo indietro non appena incontreranno il primo cittadino. “Ho anticipato il sindaco – dice il presidente dell’Amat Mario Bellavista – precisando, già la settimana scorsa, di essere pronto alle dimissioni nell’interesse dell’azienda, anche se il mio mandato scade tra un anno. Sono in attesa di un incontro istituzionale, che dovrebbe svolgersi in settimana”. E’ pronto a tornare a fare l’ingegnere anche il presidente dell’Amap, Vincenzo Cannatella. “Non sono attaccato a nessuna poltrona – afferma – mi dimetto un minuto dopo l’approvazione del bilancio, cui stiamo lavorando. Prima però chiederò un incontro al sindaco per illustrare le condizioni dell’azienda”. Per le partecipate circolano con insistenza i nomi di Maurizio Pellegrino, consigliere comunale uscente del Pd che ha però appoggiato Orlando al ballottaggio, di Emilio Arcuri, rimasto fuori dalla giunta, e di Ettore Artioli, imprenditore ed ex presidente dell’Amia.

Pubblicato il

28 Maggio 2012, 21:24

Condividi sui social