09 Settembre 2024, 05:01
1 min di lettura
CATANIA – Si aprirà giovedì prossimo, con una ipotesi di corruzione e due imputati, il processo scaturito dall’inchiesta sulla Fiera di Sant’Agata del 2020 e la Fiera dei morti dell’anno precedente. A giudizio sono l’ex funzionario del Comune di Catania Giuseppe Fichera e l’imprenditore Arturo Coglitore.
Quest’ultimo è difeso dall’avvocato Fabio Presenti, Fichera dall’avvocato Attilio Floresta. Dopo l’esclusione di tutte le ipotesi di turbativa d’asta – in relazione alla gara sulla Fiera di Sant’Agata del 2020 e sulla concessione dei servizi fieristici nell’area ex Mercato Ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena per la Fiera dei morti del 2019 – si procede dunque solo per il caso inerente i rapporti tra Coglitore e Fichera.
Fichera, ex funzionario del Comune di Catania, avrebbe assicurato all’imprenditore “il monopolio dei più importanti eventi fieristici promossi” da Palazzo degli elefanti. In cambio, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto “indebitamente” alcune “utilità”.
Avrebbe ottenuto un contratto di lavoro per il figlio in un patronato Fiva-Confcommercio, e la nomina di se stesso – dopo il pensionamento – a segretario proprio della Fiva Confcommercio (la divisione dell’associazione che si occupa dei venditori ambulanti, di cui Coglitore è presidente). E, infine, il pagamento di un viaggio in Germania.
Il tutto spalmato in tre anni: dal 2017 al 2020. Il gup, va evidenziato, emise una sentenza di non luogo a procedere per i due rinviati a giudizio, ovvero Coglitore e Fichera, dalle due ipotesi di turbativa d’asta; perché il fatto non sussiste. Il processo si svolgerà dinanzi alla terza sezione del Tribunale collegiale di Catania.
Pubblicato il
09 Settembre 2024, 05:01