21 Agosto 2016, 16:56
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PALERMO, 21 AGO – “Questa legge mi fa vomitare”. Lo dice in un’intervista a NewsMediaset la madre della bimba che è stata prelevata, martedì scorso a Scoglitti, dall’indiano Ram Lubhaya. La donna contesta la decisione della magistratura di far tornare in libertà l’indagato. “Mi trovavo sul lungomare, a risalire le scale. La bambina – ricorda la donna – era già salita con mio marito. Un’amica mi ha fatto notare che la mia bimba era in braccio a uno straniero che la teneva molto stretta a sé, con il faccino quasi sotto la sua ascella, proprio bloccata a lui”. “La paura è stata tanta. Ieri siamo stati risentiti, speranzosi che questa persona venisse anche solo espulsa dall’Italia. Voglio solo dire – conclude – che io vomito davanti alla legge italiana. Perché ho compreso che è stata applicata proprio la legge nei minimi particolari. Ci è stato detto che non ha concluso il reato: lo dovevamo perdere di vista per poter dire che si stava portando via la nostra bambina. Si è fermato perché noi l’abbiamo fermato”.
Intanto, una parte della politica insorge contro la decisione della magistratura ragusana: “L’indiano che ha provato a rapire una bambina di 5 anni nel ragusano è di nuovo libero. Prima rilasciato, poi riascoltato, poi rilasciato di nuovo. Il pm è in preda alla schizofrenia più totale con buona pace della famiglia di quella povera bimba che si ritrova quel delinquente ancora per strada oppure è ansia di consenso mediatico?. Cosa dicono il ministro Orlando e il Csm?”. Così Daniela Santanché di Forza Italia in una nota.
“L’indiano che ha provato a rapire la bambina di 5 anni in una spiaggia siciliana è stato di nuovo liberato, dopo essere stato interrogato, e ora è di nuovo a zonzo. Nell’Italia di Renzi e Alfano funziona così: un clandestino pregiudicato tenta di rapire una bambina, ma per la legge italiana non può essere né arrestato né espulso e dobbiamo tenercelo libero di girare per le nostre città a fare i suoi porci comodi. Quando manderemo a casa i pagliacci che ci governano reintrodurremo il reato di immigrazione clandestina e la certezza della pena e follie come queste non succederanno più. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Quanto accaduto su una spiaggia di Ragusa, con il tentativo per fortuna fallito di rapimento da parte di un immigrato nei confronti di una bimba di cinque anni, è inquietante. Ma ancora più assurdo è il fatto che a giorni di distanza l’indiano individuato come autore del gesto sia ancora libero perché il magistrato non ha rinvenuto gli estremi per giustificare il fermo. Ma stiamo scherzando? Funziona così la giustizia in Italia? Se l’immigrato fosse riuscito nel suo intento allora si sarebbe potuto procedere con la carcerazione. Poiché è stato fermato dalle urla della gente, allora è come se non avesse mai commesso nulla. Che vergogna!”. Così il senatore di Fi Maurizio Gasparri. “Si usa la carcerazione preventiva anche solo sulla base di qualche intercettazione e poi di fronte a un fatto accaduto sotto gli occhi di tutti non si agisce. Ma il Csm e anche il ministro della Giustizia non hanno nulla da dire sull’operato del magistrato che ha lasciato in libertà un criminale? È vero o non è vero che l’indiano risulta essere un pregiudicato, che ha commesso altri reati e che doveva essere espulso dal nostro paese da tempo? Su questa vicenda andremo fino in fondo. Ho già presentato un’interrogazione per vederci chiaro. La faciloneria con cui certa magistratura agisce è intollerabile”.
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21 Agosto 2016, 16:56