“Prima i lavoratori dell’albo” | Formazione, intesa sulle assunzioni

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23 Luglio 2018, 18:12

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PALERMO – C’è l’accordo tra Regione, lavoratori ed enti di Formazione. Così, è tutto pronto e presto potranno ripartire i corsi. E ripartiranno da un principio, ribadito proprio nell’intesa firmata oggi dall’assessore Lagalla, dal dirigente generale Silvia, dai sindacati e dalle associazioni datoriali: in vista delle assunzioni, prima bisognerà provare a riassorbire i lavoratori “storici”, quelli presenti nell’albo dei formatori, così come previsto, del resto, da una norma del cosiddetto “collegato” alla Finanziaria.

Nell’accordo, infatti, si legge che gli enti “dovranno utilizzare, prioritariamente e compatibilmente con le risorse disponibili per il settore della formazione, il personale iscritto all’Albo regionale dei formatori”. Unica deroga è relativa alla “oggettiva assenza o non disponibilità per rinuncia espressa o per impegno in altre attività accertate”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DELL’ACCORDO

Nella pratica: in vista delle attività formative, gli enti che dovranno assumere dovranno procedere attraverso la pubblicazione di un bando. Se a questo risponderà anche un solo lavoratore iscritto all’albo, questi avrà la priorità sugli eventuali ‘esterni’. Intanto è andato in porto un passaggio previsto dall’accordo: l’aggiornamento dell’albo stesso, dove non figuravano i soggetti ai quali il Tar ha riconosciuto il diritto di farne parte. Si tratta degli assunti in data posteriore al 31 dicembre 2009 che il governo Crocetta aveva fissato come “spartiacque”: un limite appunto sconfessato dai giudici amministrativi.

“È stato fatto – ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione Roberto Lagalla – un importante passo in avanti, perchè per la prima volta dopo anni si registra una positiva convergenza di intenti tra parti datoriali e sindacali, che permetterà il rapido avvio dei corsi e il reclutamento del personale del settore della formazione professionale”, lo dichiara l’assessore Roberto Lagalla al termine di una riunione con le associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. Già la legge 10 del 2018, inserita nel Collegato alla finanziaria, – ha aggiunto – ha prodotto i suoi primi effetti positivi, creando i presupposti normativi per la sigla dell’accordo trilaterale finalizzato alla salvaguardia occupazionale​ ​dei lavoratori del settore della formazione professionale. Questo, oltre a porre l’accento sulla nuova direzione intrapresa dal governo Musumeci per rimettere in piedi l’intero comparto, permetterà di garantire la massima tutela del personale e di prestare particolare attenzione ai sistemi di selezione dello stesso. Si definiscono, infatti, i criteri, le modalità e le priorità per il reinserimento di coloro che sono già iscritti all’albo professionale. Si riapre in Sicilia – conclude Lagalla – il libro della formazione professionale, questa volta con un indice diverso e una nuova storia, che ci consente di coniugare il giusto riconoscimento ai lavoratori con la qualità dell’offerta formativa ​ da parte degli enti”. ​

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E l’accordo fa felici un po’ tutti: rappresentanti dei lavoratori e degli enti. Le associazioni datoriali (Cenfop, Forma, Assofor, Anfop, Asef, Iform e le organizzazioni sindacali – Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals confsal, Ugl – firmatarie dell’accordo brindano all’intesa: “Esprimiamo grande soddisfazione – si legge in una nota congiunta – per la ripartenza del settore, con il recupero del personale e con l’apertura di un tavolo di confronto con il governo regionale, per garantire continuità al settore, e con il governo nazionale per individuare misure straordinarie di accompagnamento e di fuoriuscita dalla crisi dell’intero sistema della formazione professionale”

“Oggi dopo anni di attese – commenta poi Giovanni Migliore, della Cisl scuola – finalmente riparte il settore della Formazione professionale in Sicilia, sono oltre cinquemila i lavoratori che attendono di tornare a lavoro, ai quali si aggiungono anche gli ex sportellisti. E’ ora di dare loro risposte. Riparte l’Avviso 2 che dovrà dare nuova linfa alle attività formative in Sicilia, è un accordo storico che punta al recupero di tutto il personale iscritto all’albo che dovrà essere assunto con priorità assoluta rispetto agli altri nuovi ingressi di personale. Si riparte a giorni, gli enti pubblicheranno i bandi per il reperimento dei lavoratori. Il testo – aggiunge Migliore – prevede anche l’impegno per la fuoriuscita e l’accompagnamento di coloro che sono vicini alla pensione.

“Si chiude un accordo che chiedevano da tempo e per il quale lavoriamo da diversi anni – ribadiscono Mimmo Milazzo segretario Cisl Sicilia e Francesca Bellia segretario Cisl Scuola Sicilia – ci siamo impegnati con lotte, proteste e proposte presentate ai tre governi regionali che si sono succeduti e una decina di assessori alla Formazione che si sono avvicendati. Sin da allora volevamo un percorso di ricollocazione delle diverse centinaia di lavoratori espulsi e ridotti in condizione di marginalità per responsabilità non loro. Abbiamo cercato di coniugare elementi di giustizia sociale col rilancio della Formazione in Sicilia praticamente abbandonata a se stessa. Adesso è urgente avviare una stagione nuova per la Formazione in Sicilia. Su questo facciamo appello all’Assessore Lagalla a cui diamo atto di coerenza e impegno per svoltare pagina su una questione che è diventata pura emergenza sociale”.

E soddisfazione esprime anche l’Assofor, associazione che rappresenta enti di Formazione: “Si tratta di un accordo – afferma il presidente Antonio Oliveri – molto importante e di grande valenza sociale per la salvaguardia, la riqualificazione e l’accompagnamento dei lavoratori del settore, raggiunto al termine di una lunga e faticosa trattativa sindacale, fortemente voluta anche dagli organismi formativi, che ha visto premiare in primis la tenacia dell’assessore Roberto Lagalla e l’impegno profuso dal dirigente generale del Dipartimento Gianni Silvia. È il primo accordo – prosegue – che mette regole certe e condivise per disciplinare la ricerca del personale, nel comune obiettivo del rispetto del Ccnl, delle priorità per il personale dell’Albo dei formatori, senza dimenticare l’indispensabile elevata qualità del servizio erogato in favore degli utenti siciliani. Un accordo che, essendo frutto di un vero confronto, serio e costruttivo, con le organizzazioni sindacali, siamo certi riporterà serenità in un mondo troppo spesso e troppo a lungo costellato da contenziosi e polemiche che rischiavano di paralizzare le attività formative”.

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23 Luglio 2018, 18:12

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