08 Dicembre 2013, 15:12
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PALERMO – L’election day è arrivato. La sfida tra i tre candidati alle primarie del Pd è iniziata questa mattina alle 8 in punto. Entro stasera, dunque, se verrà superato il quorum del 50 per cento, il centrosinistra potrà avere il suo nuovo segretario. Per Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati è così iniziato il countdown. E sono 442 i gazebo allestiti in tutta l’Isola, di cui 104 sono a Palermo (30 in città e 74 in provincia). Un voto aperto a tutti i cittadini che abbiano compiuto i 16 anni di età mentre per minorenni, studenti, lavoratori fuori sede e cittadini temporaneamente fuori città, per esprimere la preferenza, era necessario registrarsi online entrò venerdì scorso.
Grande l’affluenza fin dalle prime ore del mattino nel gazebo allestito a piazza Castelnuovo. “Una presenza notevole e continua fin dalle prime ore di oggi – fanno sapere gli scrutinatori a piazza Castelnuovo -. Già alle 8 c’erano venti persone in fila. Quindi bene, molto bene”. Scarsa l’affluenza invece in periferia e alla Stazione centrale. “A Falsomiele siamo sul 10-15 per cento – spiega Angelo De Simone -, ma in altri posti c’è stata un’affluenza molto più alta”. “Da stamattina sono arrivati 50 votanti su 300, quindi pochi. Davvero pochi”, dicono dal gazebo allestito in piazza Giulio Cesare.
E tra i votanti, c’è chi ha le idee molto chiare, ma anche chi deciderà all’ultimo istante. “Ho seguito con attenzione le campagne elettorali dei vari candidati e so bene a chi andrà il mio voto – spiega Alessandro Mazzola -. Spero che il nuovo segretario possa portare avanti le idee del partito e faccia qualcosa di diverso rispetto a chi lo ha preceduto, soprattutto per i giovani, in un momento così difficile”. “Non so ancora, decido alle urne. Mi sembra che i destini siano già segnati – dice con scarsa fiducia una elettrice -. Si tratta solo di capire se sarà un voto di protesta o meno”. “La gente non ha le idee chiare -commenta Gianluca Veltri -. Bisogna votare i progetti politici. I candidati dovrebbero avere un’idea politica continuativa. Se si sposa un progetto serio, votiamo, altrimenti non ha senso esprimere la propria preferenza”. “Fino a ieri ero indecisa – commenta Nina Coscarella -, ma oggi ho deciso di dare fiducia e sono qui per votare. La situazione è già critica. Speriamo bene”.“Abbiamo assistito a situazioni non positive negli ultimi anni – commenta Gabriello Montemagno -. Ma se siamo qui è perché abbiamo ancora delle speranze. Senza la politica non si può andare avanti”
Ad esprimere la propria preferenza in questa tornata elettorale anche Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd all’Ars. “Stiamo vedendo che il popolo delle primarie esiste – dice -. Credo che questo esercizio dovrebbero farlo anche altri partiti perché non c’è cosa più bella che affidare alla popolazione l’indicazione su ciò che i cittadini vogliono. Io penso che la guida di Renzi sia multi-identitaria e che possa dare cittadinanza in tutti coloro che si riconoscono nella direzione in cui stiamo andando. Se ci credo io alle primarie, possono continuare a credere anche gli altri”. A fargli eco il consigliere comunale Fabrizio Ferrara. “Da giovane impegnato in politica, vivo questo momento con forte responsabilità. Sento il peso di tanti giovani che hanno dovuto lasciare la nostra terra per cercare futuro fuori. Con Renzi diamo la possibilità alle nuove generazioni di prendere in mano il partito e di credere nel loro futuro”.
E fioccano dunque anche i primi nomi. Cuperlo sembrerebbe essere il preferito tra le persone in fila a piazza Castelnuovo. “Voterò per lui perché mi ha subito convinto come persona e apprezzo il suo programma politico”, dicono i più. “Una scelta difficilissima perché mi piacciono tutti e tre”, commenta con fiducia un elettore. “Voterò Cuperlo perché mi piace e perché il ‘berluschino’ non lo voto”, commenta un altro. “Non dirò per chi voto – sentenzia un uomo -, ma di certo non per Renzi”. Ma non manca chi mostra piena fiducia nei confronti di Matteo Renzi. “Sono venuta qui esclusivamente per dare il mio voto a Renzi. Mi piace come persona”. “Sapevo da tanto chi votare – precisa una donna – già dalle scorse primarie. Quindi potete capire a chi andrà la mia preferenza”. Ma c’è chi anche chi, davanti ai gazebo, guarda e commenta con disprezzo e urla parole di sfiducia nei confronti della politica. “Non voterò. Non mi fido più di nessuno. Non c’è più un politico che meriti stima”.
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08 Dicembre 2013, 15:12