12 Maggio 2022, 17:16
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PALERMO- Grande è la confusione sotto il cielo del centrosinistra. Eppure, date le spaccature del centrodestra, l’occasione potrebbe essere propizia.
C’è fermento nella galassia giallorossa che si appresta a dare il via libera definitivo alle regole per l’individuazione del candidato alla presidenza. L’incontro catanese previsto per domani è strettamente connesso alla tabella di marcia del voto di sala d’Ercole e potrebbe slittare ai primi giorni della prossima settimana.
Al tavolo politico si attende la presa di posizione dei pentastellati in attesa di un cenno da Roma. Compatto invece il fronte Pd-Cento Passi attorno alla proposta di mediazione del sistema misto: gazebo e voto online. Ma guai a chiamarle primarie per non indispettire gli alleati. I pentastellati nel frattempo tergiversano per più di un motivo.
In primo luogo per la mancata compattezza al loro interno. In secondo luogo perché temono di restare attanagliati nel guado del percorso delle primarie.
Anche per questo uno dei nodi da sciogliere riguarda il problema della data del voto: i sostenitori di Fava sperano di accelerare (il presidente della commissione antimafia domani pomeriggio a Catania apre ufficialmente la propria campagna elettorale) per sfruttare il vantaggio competitivo acquisito in termini di tempistica e inchiodare il resto della truppa alla scelta del popolo del centrosinistra.
I Cinquestelle invece sperano in un rinvio al post amministrative per cerchiare il calendario e magari risolvere con un accordo romano senza staccare il biglietto delle primarie. “Come si fissa la data senza conoscere il perimetro della coalizione?”, si continua a sussurrare nelle stanze pentastellate.
Del resto, la situazione è da maneggiare con cura soprattutto perché una candidatura unitaria al momento non c’è e senza la ridefinizione delle regole interne al Movimento sui mandati Giancarlo Cancelleri rimane al pit stop. Senza contare le frizioni interne con il pressing dell’outsider Dino Giarrusso, nemico giurato del gruppo dei Cancelleri boys, per correre alle primarie.
E allora il Pd? In casa dem si continua a lavorare sottotraccia. I bookmakers continuano a puntare sull’eurodeputato Caterina Chinnici (che al momento resta dietro le quinte ma sarebbe la scelta che garba maggiormente ai vertici del partito) anche se i rumors sulla possibile discesa in campo di Giuseppe Antoci non sono ancora del tutto sopiti (“forse più un desiderio personale” si commenta off record).
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12 Maggio 2022, 17:16