Primarie, note stonate per i dem: a Catania città Fava è primo

Primarie, note stonate per i dem: a Catania città vince Claudio Fava

Scatta la caccia al capro espiatorio.

Caterina Chinnici è la candidata presidente del campo progressista siciliano. Un’investitura netta, ottenuta attraverso le primarie. Attenzione però: le note stonate, per il Partito democratico, arrivano ancora una volta da Catania città. Perché, guardando al dettaglio dei voti aggregati (gazebo e on-line), si scopre che ad arrivare primo è il candidato della sinistra, Claudio Fava, con 452 preferenze. Seconda Barbara Floridia del M5s (355), soltanto terza – quindi ultima – Chinnici (324).

Numeri a confronto

Numeri che ci raccontano ben altra storia rispetto al trend registrato in provincia, dove l’europarlamentare dem ha sostanzialmente doppiato i suoi concorrenti. Chinnici ha raccolto, infatti, 3252 voti (52,58%), Floridia 1609 (26,01%) e Fava 1325 (21,42%).

Claudio Fava arriva primo anche a Valverde. L’altro risultato numericamente importante è stato registrato ad Acireale (144), dove arriva però alle spalle di Chinnici (196) ma davanti a Floridia (48), nell’unica città etnea guidata da un sindaco eletto con il Movimento fondato da Beppe Grillo. La candidata pentastellata vince in otto piazze della provincia: Aci Castello, Camporotondo, Scordia, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia e Caltagirone.

Il fortino

Per il resto, la mappa delle primarie del campo largo è una distesa verde. Pedara si dimostra ancora una volta un fortino leale a Anthony Barbagallo, il segretario regionale del Partito democratico. Nella sola città dell’Epidauro, comune sotto il 15 mila abitanti, Chinnici raccoglie 383 voti (59 in più rispetto a Catania, per intenderci). Benché con numeri minori, nella piazze dove si registra una presenza storica di militanti e amministratori vicini a Barbagallo, Chinnici si afferma a mani basse.

Il dato complessivo della provincia di Catania ci dice anche dell’altro sulla macchina organizzativa dei democratici in Sicilia. Il 52,58% per Chinnici segue soltanto il 66,86% di Enna, ed è avanti rispetto al 50,16% raccolto a Palermo, città dove la candidata governatrice è nata. (Floridia arriva prima nelle province di Messina e Agrigento). Percentuali che paradossalmente rendono ancor più macroscopico, e in parte imbarazzante, il dettaglio del capoluogo etneo. Fonti di LiveSicilia riferiscono che si è temuto il peggio. Nel senso cioè che, se non ci fosse stato il colpo di reni degli ultimi giorni, il primato di Fava sarebbe stato ancora più tondo.

La resa dei conti

Al netto delle vicende che hanno portato alle dimissioni del governo Draghi e il rischio di strappo definitivo tra Enrico Letta e Giuseppe Conte, i distinguo all’interno del Pd catanese sul nome di Chinnici erano stati già registrati dagli organi di stampa. La questione aperta è ora quella d’individuare il capro espiatorio a cui addebitare una performance che conferma il flebile radicamento dei dem sulla città o la debole sintonia col partito di talune segreterie (ovvero i big) e sigle vicine.


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