07 Dicembre 2012, 20:04
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PALERMO – Un briefing tra i principali attori dell’universo della formazione professionale, un breve faccia a faccia informale per discutere della situazione critica in cui versa il settore. Poco più che un incontro, oggi, fra i sindacati e l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra. “Abbiamo illustrato all’assessore lo stato di grande criticità evidenziando le emergenze del settore – afferma Giovanni Migliore, della Cisl –. In particolare è stato chiesto lo sblocco del 50% della prima erogazione a valere sull’Avviso 20 e un intervento sulla mobilità, a partire dal caso Cefop”.
L’assessore Scilabra non si sbilancia: “La mia attenzione sarà rivolta ai lavoratori e alle loro famiglie, di certo non possono essere loro a pagare le scelte sbagliate di chi ha governato prima”. Il messaggio rivolto ai sindacati è di apertura: “A loro chiedo unità. Sono già al lavoro per risolvere le emergenze, per questo incontrerò il presidente della Regione, l’assessore al lavoro e l’assessore all’economia per concordare un piano operativo che risolva le criticità più imminenti. C’è un vuoto tra l’istruzione e la formazione professionale che dobbiamo assolutamente colmare”.
La vertenza della formazione professionale riguarda circa 10mila operatori, la maggior parte dei quali è in attesa dello stipendio da quasi un anno. “Alla fine dell’incontro – prosegue Migliore – l’assessore si è impegnato a coinvolgere per il prossimo tavolo anche il presidente Crocetta, cui esporrà il prima possibile le emergenze che abbiamo elencato”. Stesse istanze quelle poste in essere dalla Uil Scuola, attraverso il segretario Giuseppe Raimondi: “Subito lo sblocco dei fondi per i lavoratori della Formazione professionale, senza stipendio già da troppo tempo. Ribadiamo la necessità di snellire subito le procedure amministrative per arrivare ad una rapida rendicontazione”.
Anche la Cgil, presente al tavolo, si fa portatrice delle criticità di tutto il settore. “La scuola pubblica – affermano Michele Pagliaro e Ferruccio Donato – sta subendo pesanti contraccolpi dei tagli nazionali, gli edifici scolastici sono insicuri, il diritto allo studio è sempre meno garantito. A questo un sistema di formazione o in ammortizzatori in deroga o che non paga gli stipendi, anche da 12 mesi”.
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07 Dicembre 2012, 20:04