"Arresti domiciliari per Rizza" | Priolo, la richiesta del Pm - Live Sicilia

“Arresti domiciliari per Rizza” | Priolo, la richiesta del Pm

Antonello Rizza in campagna elettorale.

Per il magistrato l'ex sindaco è "ancora in grado di incidere sulla realtà locale".

Deciderà il Gip
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SIRACUSA – “Antonello Rizza torni agli arresti domiciliari”: è la richiesta del pm Margherita Brianese al tribunale di Siracusa nell’ambito dell’inchiesta Res pubblica, dove l’ex sindaco di Priolo è accusato di truffa, tentata truffa e turbativa d’asta per un presunto giro di appalti pilotati al Comune. La richiesta formulata al Gip, Giuseppe Tripi, è arrivata stamattina nell’udienza che ha discusso il ricorso della Procura riguardo alla misura cautelare da adottare nei confronti del sindaco dimissionario e candidato, non eletto, all’Ars nelle scorse Regionali.

Il 20 ottobre scorso, infatti, dopo l’interrogatorio di garanzia, il Gip aveva scarcerato l’ex sindaco, tramutando gli arresti domiciliari, disposti sei giorni prima, nella misura meno afflittiva del divieto di dimora a Priolo. Le dimissioni da sindaco, arrivate durante la settimana trascorsa da Rizza agli arresti domiciliari, erano state una delle ragioni della decisione del Gip: senza il ruolo da primo cittadino veniva meno l’ipotesi di reiterazione del reato. Il pm Brianese, titolare delle indagini, impugnò l’ordinanza del Gip e nell’udienza di stamattina ha chiesto il ripristino dei domiciliari per l’ex sindaco, ritenendo che ci siano ancora le condizioni per applicare la misura cautelare più afflittiva. Secondo il magistrato della Procura di Siracusa i fatti sarebbero molto gravi, e inoltre Rizza, indipendentemente dal fatto che non sia più il sindaco di Priolo, sarebbe ancora in grado di incidere sulla realtà locale.

I legali di Rizza, Tommaso Tamburino e Domenico Mignosa, sostengono ovviamente la tesi opposta, ossia “non solo non sussistono le esigenze cautelari per gli arresti domiciliari, ma nemmeno quelle attuali del divieto di dimora”. “Tant’è vero – ha spiegato l’avvocato Tamburino – che recentemente ne abbiamo chiesto la revoca al Gip. E visto che i Gip ha rigettato l’istanza, andremo al Riesame di Catania”.

Il Gip Tripi adesso ha trenta giorni per la decisione.


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