Privatizzazione dell’aeroporto | Germanà chiede il verbale a Sac

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28 Novembre 2019, 17:35

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“In qualità di deputato della Repubblica e membro della Commissione Trasporti della Camera ho avanzato alla Società Aeroporto Catania una richiesta di accesso formale per acquisire il verbale dell’Assemblea tenutasi lo scorso 25 novembre”. Lo afferma in una nota Nino Germanà, deputato siciliano di Forza Italia e membro della Commissione Trasporti di Montecitorio.

“Intendo verificare – dice Germanà – la legittimità degli atti e riservarmi la possibilità di richiedere audizioni in Commissione Trasporti dei vertici di Sac a Camera di Commercio del Sud est al fine di approfondire tutta la questione ‘vendita’ dell’aereoporto di Catania che sta destando perplessità e non pochi dubbi”.

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Tra gli altri, a esprimere perplessità c’è stata la forzista Stefania Prestigiacomo. Ma anche dai 5 Stelle sono state sollevate obiezioni.  “È di tutta evidenza che la vendita delle azioni della SAC a privati cancella, in un sol colpo, anni e anni di dichiarazioni pubbliche di Agen, Torrisi e soci, sulla volontà di far crescere l’aeroporto Pio La Torre di Comiso”. A dichiararlo è la deputata del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo a proposito del progetto di privatizzazione dello scalo di Fontanarossa. “La verità – spiega Campo – è che l’aeroporto di Catania ha preso possesso di quello di Comiso per tenerlo fermo, inchiodandolo ad una croce, dentro una palude di debiti incredibili, per dimostrare all’eventuale acquirente che non avrà alcuna concorrenza. Al contempo anche la Regione ha tenuto immobile l’intera comunità iblea, con promesse di sviluppo e volontà di creare un sistema aeroportuale integrato che a questo punto nessuno ha, evidentemente, intenzione di realizzare”.

“Sono mesi – continua la deputata pentastellata – che chiediamo a Musumeci una discussione seria in Assemblea. Un confronto a 360 gradi: sulla cabina di regia a livello regionale, sull’importanza strategica degli aeroporti per noi che siamo un’isola, sulla necessità che le ‘porte di ingresso in Sicilia’ rimanessero in mano pubblica, sulla prospettiva a lungo termine. Ma nulla di ciò è accaduto, anzi, Musumeci e Agen sembrano aver appianato qualsiasi pubblico dissapore. Ora vanno a braccetto. Intanto, lo scippo istituzionale ai danni di noi cittadini siciliani, e in particolare di noi iblei, è stato perfettamente pianificato”. (Sa. T.)

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28 Novembre 2019, 17:35

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