09 Giugno 2022, 13:35
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PALERMO – Il processo d’Appello sulle spese pazze all’Ars, che vede imputati tra gli altri il sindaco sospeso di Catania Salvo Pogliese, è stato rinviato. Si torna in aula in autunno. La Corte d’Appello di Palermo ha preso atto di un difetto di notifica a uno degli imputati e ha rimandato tutti al 6 ottobre 2022. Lo start ufficiale dunque si avrà tra quattro mesi.
Il procedimento è frutto dell’impugnazione della sentenza (emessa ormai due anni fa) da parte dei cinque condannati per peculato: Cataldo Fiorenza, Giulia Adamo, Rudi Maira, Livio Marrocco e Salvo Pogliese. Il verdetto ha portato per quest’ultimo (condannato a 4 anni e 3 mesi) l’applicazione della legge Severino e quindi la sospensione dalla carica di primo cittadino di Palazzo degli Elefanti.
Una sospensione che poi era stata congelata alla fine del 2020 a seguito di un preciso ricorso dei legali dell’esponente meloniano al Tribunale Civile evidenziando vizi di legittimità costituzionali. Vizi che però non sono stati ravvisati dalla stessa Corte Costituzionale interrogata dai giudici catanesi. Lo stand by del provvedimento per la prefettura è scaduto lo scorso 24 gennaio 2022, qualche giorno dopo che si è svolta l’udienza fissata davanti al Tribunale Civile a seguito della scelta della Consulta.
Una decisione che ha diviso anche i giuristi: alcuni più volte hanno sottolineato il dna cautelare della sospensione, ritenendo che sarebbe dovuta scadere a 18 mesi esatti dalla sentenza di primo grado. Ma nei fatti il Comune di Catania da gennaio è affidato al vicesindaco Roberto Bonaccorsi. E così sarà fino alla scadenza della sospensione, tranne non arrivino prima le dimissioni di Salvo Pogliese. Ipotesi che in questi mesi ha acceso il dibattito politico dentro e fuori il municipio.
Da più parti, soprattutto legali e giuridiche, pare che politico catanese sia stato consigliato di affrontare il processo d’Appello libero da incarichi istituzionali. Pogliese, che ha sempre respinto le accuse mosse dalla procura palermitana ed è fermamente convinto della correttezza delle sue condotte, avrà ancora quattro mesi per rifletterci. Intanto il sindaco sospeso per affrontare questo secondo step giudiziario ha rafforzato il collegio difensivo con il principe del foro Franco Coppi.
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09 Giugno 2022, 13:35