03 Settembre 2014, 11:27
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CATANIA – L’ansia non può mancare, ma – e lo sanno bene – le aspiranti matricole per l’anno accademico 2014-2015 in professioni sanitarie possono ritenersi più che fortunate rispetto ai loro predecessori. Se l’anno scorso infatti soltanto 1 candidato su 4 riusciva ad entrare, quest’anno 1 su 3,3 siederà nell’ambito banco. I numeri. 25.540 i posti messi a bando nelle 38 Università statali italiane, contro gli 85mila iscritti: al test, a Catania sono 3.610 i candidati contro i 332 posti.
Ore di studio matto e disperatissimo negli scorsi giorni, ma sono stati tanti i giovani che nelle ore precedenti al Test, fra un ripasso e l’altro, hanno sfogato la propria ansia pure su twitter utilizzando l’hashtag #professionisanitarie. Come di consueto però bandita ogni forma di tecnologia durante il compito: all?interno delle aule non sono ammessi zaini, libri, appunti, carta, telefoni cellulari, calcolatrici, strumenti elettronici o penne, ma di questo nessuno pare preoccuparsi: “sono assolutamente favorevole ai test di ingresso e soprattutto alla loro rigidità – commenta una mamma – i ragazzi, molti diciottenni, provengono spesso da sistemi scolastici deboli nei quali copiare o scaricare la versione da internet è normale, soltanto adattando questi ferrei controlli si può garantire la trasparenza e la meritocrazia”.
Cento i minuti messi a disposizione agli aspiranti camici bianchi per rispondere alle 60 domande di cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica. Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze motorie, ieri, Professioni Sanitarie oggi. Strade professionali apparentemente diverse, ma per molti realtà simili. “Mia figlia le sta provando quasi tutte – ha spiegato sorridente la signora Paola – non ha le idee chiare, è una ragazza molto timida e per questo sarei più propensa ad un indirizzo diverso ad esempio da giurisprudenza, a lei però piace ed ha provato ugualmente il test, oggi si è seduta per ostetricia, a me paicerebbe tanto per il suo futuro, ma i pochissimi posti a disposizione di certo non incoraggiano”.
Soltanto 17 i banchi per ostetricia, infatti, più possibilità invece per accedere ad infermieristica dove i posti sono 150. Numeri bassi poi per gli altri indirizzi: tecnica della riabilitazione psichiatrica 20, fisioterapia 40, logopedia 15, dietistica 20, tecnico di radiologia medica, per immagini e radioterapia 16, tecniche di laboratorio biomedico 21, peggio per tecniche audioprotesiche, tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare e ortottica ed assistenza oftalmologica nei quali sono soltanto 11 i banchi vuoti.
Gli studenti catanesi questa mattina sono stati suddivisi in tre diverse location: alle Ciminiere di viale Africa, al Palazzo delle Scienze in Corso Italia 55 e nei locali del Polo didattico “Gravina” di via Gravina 12. Alle ore 11 in tutte e tre le postazioni è un passeggio continuo di amici, genitori e parenti in preda all’ansia che con smartphone in mano comunicano “a casa” gli aggiornamenti della mattinata minuto per minuto. Alla ricerca di un posto all’ombra nei pressi delle Ciminiere, le decine di “sistenitori” dei candidati: “stiamo patendo pure noi lo stress da esame” dice simpaticamente il fidanzato di una studentessa in preda al Test. Domani, giovedì 4 settembre toccherà alle aspiranti matricole di Ingegneria civile e ambientale (200 posti), Ingegneria elettronica (150), Ingegneria informatica (150), Ingegneria industriale (300), e ai corsi di laurea triennali in Fisica (120), Informatica (150), Matematica (75).
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03 Settembre 2014, 11:27